Una donna apparve nel cielo: la insidiava un enorme drago rosso. Partorì un figlio maschio.
Adempiuto, con amore estremo il suo compito, la Donna, ogni donna, ogni mamma, fugge nel deserto.
Ha preparato (arato e seminato) il terreno per il Figlio. Lo ha irrigato. Ora è possibile annunciare libertà, verità, bellezza
Per mezzo di un uomo, Gesù Cristo, viene la risurrezione: in Cristo tutti ricevono la vita.
«Ora si è completata la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo».
Poi, un giorno, sarà la fine: egli consegnerà il regno a Dio Padre.
Lode a Maria: Benedetta tu fra le donne.
Lode ad ogni figlia, ogni figlio che insieme a Maria canta:
L’anima mia magnifica il Signore.
D’ora in poi per tutte le generazioni grandi cose ha fatto l’Onnipotente.
Anche ai figli una missione: rovesciare i superbi dai troni, innalzare gli umili.
Così era stato detto per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Per quando non siamo fedeli un avviso di attenzione:
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.
Usiamo bene questi tre mesi che possiamo trascorrere con Maria.
Poi tornare, insieme con lei a casa sua, casa del Padre.
«Vergine madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ’l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore
per lo cui caldo ne l’eterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra i mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate».