Quanta e quale fede in coloro che sono della casa di Israele?!
Gesù è provocante: Ad una povera donna, che domandava aiuto, non le rivolse neppure una parola. Perfino i discepoli, forse scontenti di come Gesù si era comportato, insistono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!». Forse anche disturbati dalla donna che insisteva gridando … Per fortuna c’è ancora qualcuno che grida per avere e donare aiuto. E’normale dire: Ma cosa vogliono da noi? Non siamo chiamati, non è nostro dovere. Non è compito mio. Mica è colpa mia! Alla fine, l’intento di Gesù si svela: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri». E, dopo svelato e salvato, la domanda: Quanta e quale fede abbiamo, noi che pensiamo di essere i giusti della casa di Israele?! Quale è la casa, come in essa si vive: la mia casa si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli. Ricordiamo con speranza ferma: I doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Perciò: Se il rifiuto dato al Signore ha meritato la riconciliazione del mondo, che cosa sarà la nostra riammissione se non paragonabile ad una resurrezione?