Penitenziale: Il re fece una festa di nozze per suo figlio e invitò tutti ad intervenire. Invitati alle nozze, molti non se ne curano nemmeno: sono sicuri dei fatti loro. Difetto è, però, pensare che chi non vuole andare siano sempre gli altri! Ancora difetto è essere pronti a spettegolare malignamente sulle difficoltà degli altri. Oltre questo c’è anche il male di chi presume di essere amico e, di fatto, non lo è.

La storia attuale: La pandemia mette allo scoperto tutte le debolezze e le presunzioni. Pensiamo di avere bisogno di tante cose e l’apostolo dice: E’ necessario imparare a vivere nella povertà e nell’abbondanza. Tutto posso in colui che mi dà la forza. Noi, ascoltando l’apostolo, faremmo bene ad intervenire con amore e prendere parte alle tribolazioni dei fratelli, non a spettegolare sugli eventuali problemi.
La nostra risposta sia: Non possiamo non amare o non soccorrere. Chiamati a testimoniare la Speranza cristiana dice:Il Signore asciugherà le lacrime su ogni volto. Strapperà il velo di sofferenza che copre e oscura i nostri volti. L’Angelo custode della nostra vita, per il bene e il bello realizzato, per il male perdonato, ci radunerà, per mano fino alla festa di nozze per proclamare che le misericordie del Signore non sono finite.
Ricordiamo, però: siamo noi le mani di Dio. Dio non si accontenta con belle parole.