Il cammino di Pasqua con don Steno Santi: Nello spezzare il Pane il riconoscere
Eucaristia è… alleanza con Dio
A Gesù che parla di Verità Pilato risponde quasi sfottendo: Ma cos’è questa verità? Cosa è? Gesù Cristo risponde non a parole. Lui è finito sulla Croce: se non voleva e se non vuole, e se è Dio: che scenda!
La sfida è troppo umana perché sia accettata da Dio. E si sottopone alla Croce umana, la fa divenire divina, perché a guardare quella Croce saremo salvi. “Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce”. Anche questo anno Maria dovrà stare lì seduta sotto la Croce con il Figlio tra le braccia. Che non sia sola.

Maria “stava” in piedi sotto la Croce con il Figlio tra le braccia. Che non sia sola. Tace, non piange, lacrime scendono dai suoi occhi che esprimono incertezze sulle prospettive di vita dei suoi nuovi figli.
Non ci saranno, a tenere desti nel dolore, le piccole fiammelle di candele di altre mamme e figlie; non ci saranno catene a sferragliare sul selciato, piedi sbucciati e contusi, braccia legate ad altre braccia per tirare pesi cadenti di catene da sciogliere. Ma gli altri Cristi, che cedono il loro vigore alla morte, che diranno? Questo è il mistero, l’unico, e prova con il crogiuolo la fede.
Chi può raccontare il dolore di una madre, di una sposa, un figlio, una figlia, lasciati soli dal fratello, dal figlio, dallo sposo, dal padre? Non se la sentono di far riti, feste, lutti: così il venerdì sera, così il sabato.
Facciamo condoglianze, lì per vedere come andrà a finire. Fuggiremo per un po’. Poi ognuno torna a casa sua. Forse rattristato, ma torna a casa sua: è questo il Venerdì Santo di ogni vita.
Che l’attesa del dopo sia breve.