C’è Chiesa perché c’è il Bel \ Buon Pastore
Approfondimenti su Buon \ Bel Pastore 
Nel Vangelo di Giovanni Gesù è l’unico bel \ buon Pastore. Si pone a servizio delle pecore perché, il suo, divenga un bel \ buon gregge che dia sostentamento alla famiglia dei figli di Dio. L’aggettivo “buono” del testo si deve tradurre con “bello \ buono”. La traduzione “buono” risente troppo della predominante interpretazione morale nelle traduzioni del testo biblico.
Gesù disse: Io sono il bel \ buon pastore perché conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, do la mia vita per le pecore e per questo il Padre mi ama. Che le pecore lo seguano, ascoltino la voce, lo amino è conseguenza di conoscenza reciproca.


Gesù, il pastore unico, invia altri come pastori, collaboratori nella missione: andate.
S. Paolo si preoccupa che la missione venga compresa. A Timoteo dice: cerca di capire quello che annuncio nel mio Vangelo, per il quale soffro fino a portare le catene come un malfattore. Pur nella sofferenza, per l’Apostolo è di grande consolazione che la parola di Dio non è incatenata!
Compito del pastore è la custodia: vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio. L’impegno per la custodia non è un lavoro, una fatica, è un ambito vanto. L’Apostolo agisce non per vergognoso interesse, ma con animo generoso.
I primi discepoli di Gesù accolgono il ministero loro affidato e trasmettono ad altri la missione non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge.
Modelli: è semplice comprendere il significato se traduciamo con la locuzione: di che stampo sei? Lo stampo, la forma, lo stile cristiano. Se il pastore colloca la pasta che diventerà formaggio e ricotta in una forma (la cascina – la fuscella) il formaggio uscirà, dalle mani del Bel \ Buon Pastore, buono ed in una particolare forma e conserverà tutte ed ognuna le sue particolari caratteristiche.
Stile cristiano è il prevenire: a muovere il cristiano è l’amore dello stampo, della forma, dello stile di Cristo. L’arrivare prima di essere richiesto genera il sorriso, leggero, silenzioso, appena intuibile da chi ama ed è amato. Lo stile dell’amore cristiano è il sorriso: che si comunica, non sulla bocca, ma nel cuore. Non ride: non ne trova motivo nella vita attuale. Solo il bel pastore avverte quel piacere, la gioia. In verità, in verità io vi dico: egli (il pastore) chiama le sue pecore, ciascuna per nome, le pecore ascoltano la sua voce e le conduce fuori.
Il Bel \ Buon Pastore ammaestra, rende le pecore maestre, non addomesticate, “imparate” a compiere gesti che siano utili, non importa se belli. Non è, per lui, un comportamento, buono per quando occorre, serve o è utile; è una esigenza, una necessità interiore che desidera, sogna e realizza[LDF1] . Non è un modo di comportarsi, ma un modo di essere. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti ad esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce e sanno che, seguendolo, troveranno verdi pascoli.

brevemente: 25 APRILE 2021 IV DOMENICA DI PASQUA – ANNO B
C’è Chiesa perché c’è il Bel \ Buon Pastore
Approfondimenti su Buon \ Bel Pastore 

Gesù è l’unico bel \ buon pastore: “Io conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me… do la mia vita per le pecore e per questo il Padre mi ama”.
Compito del pastore è la custodia, non un lavoro per vergognoso interesse.
I discepoli di Gesù agiscono non come padroni delle persone affidate, ma facendosi modelli del gregge.
Lo stampo, il modello, la forma, lo stile cristiano è il prevenire che genera sorriso, leggero, silenzioso, appena intuibile da chi ama ed è amato. Non ride: non ne trova motivo nella vita attuale.
Ammaestra: rende le pecore maestre, non addomesticate. Non è, per lui, un comportamento, buono per quando è utile; è un modo di essere. Le sue pecore lo seguono perché conoscono la sua voce e sanno che, seguendolo, troveranno verdi pascoli.