Dignità e identità cristiana
Soltanto una presentazione del testo biblico.
La dignità dei credenti in Cristo non è fondata su chiacchiere umane, ma su Dio: “Quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? “E quale grande nazione ha leggi e norme giuste” come la parola di Dio nella bibbia?
Possiamo anche vantarci: “Il nostro popolo è il solo popolo saggio e intelligente”.
E la Scrittura aggiunge: “Riconosci cristiano la tua dignità”.
Io aggiungo: Riconosci la tua identità fondata sulla Parola di Dio.
E’ bello essere coerenti con questa dignità e identità: «Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno.
Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla”.
Purtroppo nella storia i tradimenti contro la Parola sono molti: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”.
Facciamo opere di culto, devozioni, celebrazioni, “ma il nostro cuore è lontano da Dio”.
Rendiamo culto a Dio “insegnando dottrine che sono precetti di uomini” e trascuriamo il comandamento di Dio.
Dai nostri cuori di uomini, “escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza”.
Il consiglio che l’Apostolo dona è immediato: “Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi. Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo”.
più brevemente: 29 AGOSTO 2021 XXII DOMENICA T. O. B
Dignità e identità cristiana
“Quale popolo ha leggi e norme giuste” come la parola di Dio nella Bibbia?
“Il nostro è il solo popolo saggio e intelligente”. “Riconosci dunque, cristiano la tua dignità e la tua identità”.
Quando facciamo opere di culto, devozioni, celebrazioni “ma il nostro cuore è lontano da Dio?” mettiamo “in pratica la Parola, e non siamo ascoltatori soltanto” visitando gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciandoci contaminare da questo mondo”.