1Re 17,10-16; Salmo 145 (146); Ebrei 9,24-28; Marco 12,38-44
“Guardatevi dagli ipocriti, che amano lunghe vesti, ricevere saluti, avere i primi posti nei banchetti”.
“Divorano le case delle vedove”.
E tutti a domandarsi: chi sono questi disonesti? Chi è così disonesto da depredare le case delle vedove? Pronti ad attribuire ad altri colpe e responsabilità, risposta dovuta: Io no!
Su un argomento come questo si rischia di entrare in polemiche sociologiche e politiche. Una sola risposta, quella di S. Paolo: “chi non vuol lavorare, neppure mangi”.
Gli errori nell’esser disposti a lavorare, si ripetono nella disposizione a pregare: “Pregano a lungo per farsi vedere”. Il problema non è il pregare a lungo, ma il desiderio “di farsi vedere”.
Evidente è ormai che gli onesti hanno “solo un pugno di farina e un po’ d’olio”. Proprio quando si è in queste condizioni, il Signore dice: “Non temere; va’”.
Per dove? Domandano anche i più fedeli degli onesti: “Non sappiamo dove vai, come possiamo conoscerne la via?”
Per indicare una via sicura e definitiva “Cristo, dopo aver tolto il peccato di molti, apparirà una seconda volta a coloro che l’aspettano per la loro salvezza”.
Chi sarà ad aspettare questa seconda venuta? Chi, come Cristo, “senza alcuna relazione con il peccato”, sarà in grado, come la vedova povera del Vangelo, di mettere a disposizione “due monetine” soltanto.
Sarà il Signore, non giudici umani dai giudizi severi, superficiali ed ingiusti, che stabilirà: “In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri”.
Se si avranno le condizioni di generosità e accoglienza di questa vedova povera: “la farina della giara non verrà meno e l’orcio dell’olio non diminuirà”.
La realtà attuale, già in A.T. predetta “per mezzo di Elìa” è ripetuta oggi da Pietro, nella figura di Papa Francesco, ben voluto e simpatico per scarpe nere e borsa in mano, poco ascoltato nell’annuncio della Parola.

più brevemente : 07 NOVEMBRE 2021 XXXII DOMENICA T. O. B
1Re 17,10-16; Salmo 145 (146); Ebrei 9,24-28; Marco 12,38-44

“Guardatevi dagli ipocriti, che amano lunghe vesti, ricevere saluti, avere i primi posti nei banchetti”.
“Divorano le case delle vedove”.
Chi è così disonesto da depredare le case delle vedove? Pronti ad attribuire ad altri colpe e responsabilità, risposta dovuta: Io no! Si rischia di entrare in polemiche sociologiche e politiche. Per rettificare e dare valore educativo ai problemi due sole risposte: di S. Paolo: “chi non vuol lavorare, neppure mangi”; di Gesù: “Non temere; va’”. “La farina della giara non verrà meno e l’orcio dell’olio non diminuirà”.
Pietro, nella figura di Papa Francesco, ben voluto e simpatico per scarpe nere e borsa in mano, poco ascoltato nell’annuncio della Parola spinge perché la Parola divenga efficace.