Gènesi 18,1-10°; Salmo 14 (15); Colossési 1,24-28; Luca 10,38-42
Si fa sera, non passare oltre
Diminuiscano le inutili parole nostre; si affermi Parola fatta Carne in Gesù e sia sempre intensamente accolta.
Viviamo un Amore reale e presente come fosse ancora un «mistero nascosto da secoli e da generazioni» ed è stato, invece, «ora manifestato ai suoi santi».
‘Mistero’: per i cristiani è «Cristo in voi, speranza della gloria», certezza, non ‘valore inconoscibile’.
Di Parola, fatta Carne in Cristo, Paolo dice: ne «sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi» per:
1. «portare a compimento parola di Dio»;2. «dare compimento a ciò che, dei patimenti di Cristo, manca nella mia carne, a favore del suo corpo che è la Chiesa».
«È lui, Parola fatta Carne, che noi annunciamo per rendere ogni uomo perfetto in Cristo».
Come preghiera e, talvolta, rimprovero diciamo a Dio in Cristo: «Signore, non t’importa nulla».
Protestiamo, quasi, verso Lui perché «mia sorella mi ha lasciata sola. Dille che mi aiuti».
Attualmente chiediamo, letteralmente o in figura, che ‘aiuti a sparare’.
La risposta di Gesù è ferma: «Tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Tua sorella ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Non prendiamo queste parole come rimprovero, come facevano gli Israeliti in A. T. con i loro Profeti, ma come programma di futuro. Non è assente Lui né sono assenti i fratelli: sono le scelte ed i progetti che abbiamo che sono errati. Quale parte abbiamo scelto?
Questo anche per le circostanze storiche e politiche attuali.
Ne sorga non una ribellione, ma una preghiera: ‘Si fa sera: «non passare oltre senza fermarti dal tuo servo».
La risposta di Dio è sempre presente e promette: «Tornerò da te; avrai un figlio».
Aiutiamo questo figlio, che ancora abbiamo possibilità di generare, a crescere educandolo con criteri e progetti diversi dagli attuali ed a crescere, libero della libertà dei figli di Dio.