14 AGOSTO 2022 XX DOMENICA T. O. C
Geremìa 38,4-6.8-10; Salmo 39 (40); Ebrei 12,1-4; Luca 12,49-53
15 AGOSTO 2022 ASSUNZIONE DELLA B. VERGINE MARIA
Apocalisse 11,19a; 12,1–6a.10ab; Salmo 44 (45); 1Corìnzi 15,20–27°; Luca 1,39-56
Unico pensiero per due giorni di festa, senza trascurare la Scrittura santa, «perché non vi stanchiate perdendovi d’animo» di fronte a troppe parole.
Gesù è «venuto a gettare fuoco sulla terra»: lo fece nell’ingresso in Gerusalemme e, qualche giorno dopo, «si sottopose alla croce», perché desiderava che il fuoco «fosse già acceso» ed era «angosciato» perché non era stato completato.
Abbiamo grandi ideali, ma attorno e dentro di noi è presente un subdolo modo di agire sempre bisognoso di mettersi ‘contro’ qualcuno o qualcosa. Il Signore Gesù manda in mezzo a noi profeti che stentiamo a riconoscere: è necessario, come Maria, andare «in fretta per salvare i profeti prima che muoiano». Succede ancora: se ci si propone bellezza rimaniamo perplessi e dubbiosi.La Sacra Scrittura manifesta questa situazione quando parla di «un enorme drago rosso» che si pose ‘contro’ la Donna, Maria, pronta a donare il Bambino della salvezza, Gesù.
Impariamo a riconoscere profeti e scegliere progetti: perché ci è apparso «un segno grandioso nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle». Impariamo a trovare fratelli collaboratori per il Regno di Dio, piuttosto che cercare ovunque nemici da annientare.
Maria scelse di collaborare al progetto di Dio e «partorì un figlio» che, svolta la sua missione, «fu rapito verso Dio». «La donna, Maria, rimase» con noi per insegnare il sentiero della salvezza, poi tornò «dove Dio le aveva preparato un rifugio».
Preghiamo ogni giorno «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!». Come Maria proclamiamo: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva». Maria ringraziò dicendo «ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote».
Nella storia del mondo il Dio di Gesù, non aveva ancora compiuto alcun favorevole segno verso di lei: non aveva distrutto e disperso potenti. Maria sa andare oltre la storia e nella fede aggiunge: «D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome».
Questa è la fede che ci è richiesta: «senza aver già ottenuto i beni promessi», salutarli «da lontano», come accaduti, anche se la storia sembra dire il contrario, perché il Dio di Gesù si ricorda sempre «della sua misericordia».