Abacuc 1,2-3;2,2-4; Salmo 94 (95); 2 Timòteo 1,6-8.13-14; Luca 17,5-10
Fino a quando, Signore?
«Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti, non salvi? Perché mi fai vedere l’iniquità e resti spettatore dell’oppressione?».
La risposta di Dio non tarda a venire nella sua parola che attende, però, la piena condivisione dell’uomo: «Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede».
Non siamo fatti per stare a guardare cosa succede. L’uomo, pur credente, ha «timidezza» nella fede. Dio lo incoraggia come un padre amorevole dialogante con il figlio: «Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che è in te. Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro con forza, carità e prudenza».
Nella vita quotidiana fa conoscere la preghiera, le intenzioni, le opere di uomini di questo nostro tempo che sono santi; apri porte e finestre per lodare il bene che anche oggi viene compiuto; non guardare rimpiangendo il passato.Smettila di appendere calendari con i santi di ieri e poni in vista i più numerosi santi dell’oggi. Questo che ti dico non è una pia bugia, ma è fondato sulla tua vita: «Mi ricordo infatti della tua schietta fede, che ebbero anche tua nonna e tua madre, e che ora, ne sono certo, è anche in te. Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e l’amore; custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti è stato affidato».
Signore, mi fa paura la tua Parola che mi dice: «Soffri con me per il Vangelo».
Padre del cielo, l’ambiente che mi circonda mi dà consigli diversi; è preoccupato di apparenze egoistiche e del Vangelo vero gliene importa poco. Anche i discepoli di Gesù si preoccupavano del loro posto nel regno di Dio; non avevano aspettative diverse da quelle di oggi.
Figlio, ricorda che a loro Gesù disse: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sràdicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe».
Forse è luogo comune dover affermare di non aver spostato alcun albero. Non si riesce a vedere dall’oggi al domani il risultato della fede del popolo di Dio: è possibile che abbia spostato alberi e non se ne sia accorto.
E’ necessaria, comunque, la preghiera degli Apostoli: «Accresci in noi la fede!».
Figlio, non puoi avvilirti e scoraggiarti né insuperbirti se Gesù a tutti ha detto: «Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: siamo servi inutili». Se «abbiamo fatto quanto dovevamo fare», ricorda: non abbiamo fatto nulla di speciale. Anche i pagani spesso lo fanno.
Ai cristiani è chiesto di giungere alla libertà della gloria: far risplendere la giustizia e la pace, generare lo stupore della umanità per la gioia di riuscire ad ammirare la gloria di Dio.
Il traguardo non è fare il nostro dovere, ma essere «ciò che piace al Padre»: manifestare la bellezza di essere con il Padre per mezzo di Gesù e di sua Madre, Maria.
didon