02 NOVEMBRE 2022 COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI (MESSA 3)
1. Apocalisse 7,2-4.9-14; Salmo 23 (24); 1Giovanni 3,1-3; Matteo 5,1-12
2. Sapienza 3,1-9; Salmo 41-42; Apocalisse 21,1-5a.6b-7; Matteo 5,1-12
Propongo alla contemplazione il discorso della montagna sul tema: Santi
Chi sono i santi? Sono coloro che, chiamati da Dio, rispondono con Amore operoso.
I santi sono viventi o sono morti? Sono viventi. Alcuni nella gloria di Dio, altri ancora sulla terra.
1. I santi nella gloria di Dio noi li chiamiamo ‘defunti, morti’. In realtà sono viventi e «tutti stanno in piedi davanti al trono di Dio e davanti a Gesù che, con i segni della Passione, vive immortale; avvolti in vesti candide». Coloro che ci lasciano soli su questa terra «agli occhi degli stolti parve che morissero, la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace». «Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà». E sono «una moltitudine immensa, che nessuno può contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua». E’ difficile accogliere come bella questa notizia, Signore; noi piangiamo per coloro che non abbiamo più vicini! Ugualmente è bello accogliere l’annuncio: «Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo che noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è».
«Dio asciugherà ogni lacrima dai nostri occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno».
2. I santi sulla terra «sono quelli che vivono la grande tribolazione e lavano le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello».
Si sente dire: “Non ci sono più santi!”. Oggi sono più che ieri: non li sappiamo o non li vogliamo riconoscere? Il Vangelo, preannuncio di salvezza, tutto chiarisce: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose: il cielo e la terra di prima sono scomparsi». Il mondo nuovo è iniziato ed è costituito da «coloro che confidano in lui». I fedeli nell’amore rimarranno presso Dio, perché grazia e misericordia sono per i suoi eletti».
«Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro» attraverso la fede operosa nel coraggioso discorso che Gesù ha proclamato sulla montagna:
«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
All’ascolto di questa parola nuova ed autorevole esultiamo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen».
(didon)