Atti 2,14a.36-41; Salmo 22 (23); 1Pietro 2,20b-25; Giovanni 10,1-10
Il Bel Pastore: potere e servizio
Il modo di parlare di Gesù è semplice: perché nei Vangeli si legge che «essi non capirono»?
Quando la verità non corrisponde ad abitudini consolidate non viene accolta: rimuovere dalla coscienza errate precomprensioni è aspro.
È bene ricordare che l’annuncio cristiano giunge alle coscienze secondo particolari criteri:
1. Il primo annuncio (Kerigma) è: «Sappiate con certezza che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». Cristo è «il Vivente». Quando a questo annuncio gli ascoltatori «si sentono trafiggere il cuore» e pongono la domanda «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?», la risposta dell’annunciatore diviene chiara: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati».
2. Se viene accolto l’invito alla conversione per mezzo del battesimo, segue la Catechesi – Vita ed «il dono»: «riceverete lo Spirito Santo».
In confronto a bocche menzognere «non si trovò inganno sulla bocca» di Gesù bel pastore. Altri volti parlano del messaggio di Gesù, ma a volte «le pecore non ascoltano». L’annuncio non viene accolto perché «Tutti coloro che sono venuti prima di me, (pure dopo) sono ladri e briganti».
Il percorso da compiere per essere immagini somiglianti di Gesù Bel Pastore è entusiasmante: ‘Chiesa a servizio’. Il servizio di Gesù rimarrà sempre alternativo a potere, possesso; strade, binari non sono mai percorsi da Gesù.
È bello quando i pastori conducono sulle orme di Gesù. Se hai necessità di binari, sei ancora parte di una «generazione perversa»; non hai iniziato a ‘leggere – percorrere – camminare’ il Vangelo.
«Eravate erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime». Alla sequela di Gesù, non si è discepoli di uomini ed istituzioni umane, ma si segue un unico ed irripetibile Bel \Buon Pastore. Si troveranno sulla via lupi rapaci perché c’è ancora «chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte». Questo «è un ladro e un brigante».
È facile trovare fratelli che seguono i passi di Gesù e sono pronti a sostenere nel cammino. Quali segni distinguono il Bel pastore e questi fratelli? Sono vari e non hanno necessità di ulteriori chiarimenti:
«Chi entra dalla porta, è pastore delle pecore».
«Le pecore ascoltano la sua voce».
«Egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori» verso pascoli verdi.
«Cammina davanti ad esse».
«Le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce».
Accogliere come criterio di vita colui che proclama «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza» significa entrare a pieno titolo in una comunione di Spirito con Gesù e con tutti i fratelli ed iniziare a vivere sull’esempio di Gesù che «insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia». A conforto, sollievo e speranza si faccia memoria che «dalle sue piaghe siete stati guariti».
(In ‘Le parole dicono che siamo cristiani’: Il Bel \ Buon Pastore e il Pastore buono pp.136-141 – Susil Edizioni, Lamberto Di Francesco).
(didon)