Isaìa 55,1-11; Isaia 12,1-6; 1Giovanni 5,1-9; Marco 1,7-11
Ascolta, popolo di Dio!
Si chiama ‘comanno’, in forma dialettale, un comando, in genere della mamma o del babbo, ed è domanda di collaborazione. Un conto è ‘Comanno – Comandamento’; altro è ‘Legge’, obbligo, che può comportare premio o pena.
Il rapporto tra Dio e l’Uomo nella Sacra Scrittura all’inizio fu Amore; fu poi Legge; per chi accoglie il dono è, ora, ‘comanno’ d’Amore. Si attua come progetto e storia di salvezza in tempi e modi diversi:
1. «In principio», Dio aveva detto: «Ascolta, Israele, ascolta, popolo di Dio». Per mezzo di Isaia profeta, la Parola è pressante: «Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia?». È ‘comanno’, invito ad un atto di amore e di riverenza. È implorazione, da parte di Dio; è, quasi, richiesta di aiuto: si avrà, non un premio, ma una vita diversa. Su cosa è basata l’autorevolezza della promessa e della richiesta di Dio? Sulla Parola! «Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete». Similitudini chiarificatrici seguono il ‘comanno’: «Come la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra perché dia il pane a chi mangia, così sarà della mia parola».
Acqua e Parola dal cielo partono, al cielo ritornano: «non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
2. «Nella pienezza dei tempi», si presenta Gesù, il Cristo, da Giovanni il Battezzatore ed entra da liberatore, nella storia della salvezza dell’uomo «perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie». «Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri».
Il credere a lui non è sapere, è affidarsi: «chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio»; da Lui proviene, a Lui torna come la Parola alla quale ci si è affidati.
3. «Negli ultimi tempi», che sono questi che viviamo, accettiamo capi bugiardi ed oppressori e non accogliamo chi si fa Uomo essendo Dio? Basta accogliere menzogne: «Conosciamo di amare i figli di Dio quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti». «Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio: «Tu sei il Figlio mio, l’amato; in te ho posto il mio compiacimento».
Ci diciamo credenti; almeno in parte lo siamo! Smettiamo di dire sempre ‘È difficile!’: «L’amore di Dio consiste, nell’osservare i suoi comandamenti e i suoi comandamenti non sono gravosi». Nel cielo riarso dal fuoco delle bombe non c’è più acqua: distruzione della Parola e del Creato. Si è ancora in tempo: «Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino». «L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri». Si «ritorni al Signore che avrà misericordia e al nostro Dio che largamente perdona».
È invito che viene da chi assicura: «Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». Si viva essendo coscienti della capacità, dignità, ed identità del credente in Cristo: «Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede».
4. «Alla fine dei tempi», dalla Legge deriverà condanna. Chi sarà in grado di dire ‘Io ho osservato la Legge’? È chiara la scelta da compiere: con l’Amore, non con la Legge. Nell’amore vissuto sarà la Salvezza.
(didon)