Gioèle 2,12-18; Salmo 50 (51); 2 Corìnzi 5,20-6,2; Matteo 6,1-6.16-18
Conversione
Un appello rivolge a tutti il Signore: «Ritornate a me con tutto il cuore». Il consiglio viene ripetuto più chiaramente con: «Laceratevi il cuore e non le vesti».
Nell’A.T. è detto spesso: «nella tua grande misericordia ‘cancella’ i nostri peccati; anche: ‘il Signore copre i peccati’: atto della misericordia di Dio, ben poco partecipato dall’uomo.
Nel N.T. è detto, pressoché sempre: Gesù «prende su di sé la mia iniquità», i peccati.
È giusto ed è bello ‘scaricare’ con fiducia i peccati sulle spalle di Gesù che si avvia ‘decisamente’ verso Gerusalemme e la Croce e decidersi ad aiutarlo a portare sulle sue spalle i nostri peccati.La supplica dell’Apostolo Paolo ai suoi ascoltatori è: «lasciatevi riconciliare con Dio»; permettete a Dio di usarvi misericordia.
Sincera conversione è non cercare di essere giustificati e giusti «per essere ammirati» dalla gente sia «quando fai l’elemosina» sia «quando pregate» sia «quando digiunate».
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente».
Nell’A.T. si prega con: «Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità».
Nel N.T., alla scuola di Gesù, ascoltiamo: «Va e non peccare più. Nemmeno io ti condanno» e preghiamo: ‘Padre nostro rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori’. Preghiera è impegno.