Dal primo libro dei Re 19,4-8; Salmo 33 (34); Efesìni 4,30-5,2; Giovanni 6,41-51
Tornare
Esausti per le pene d’ogni giorno imploriamo il Signore: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita».
Il Signore risponde: «Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Davvero, Signore, ancora dobbiamo camminare, lottare?
Faremo come tu vuoi e come fece il profeta che «Si alzò, mangiò e bevve e con la forza di quel cibo camminò». Cammineremo seguendo le tue orme e quelle di tutti i santi che abbiamo vicini: i fratelli sofferenti, quelli che lottano per la tua Parola, chi, presso di Te, canta la tua gloria ed a noi dona continua assistenza.
Conforto e sostegno è Parola: entra nella vita per essere seguita ed onorata. «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato»: fa’, Signore, che imitiamo la testimonianza della fede e confermiamo la fiducia di chi riconosce in Gesù il Figlio del Padre e Creatore. Sembra aspro, talvolta, riconoscere in Te il Salvatore: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe?» eppure continueremo a sentirti vicino e, se ci allontaniamo perché non riusciamo a seguire il passo deciso verso Gerusalemme, indicaci con forza il sentiero.
«Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”» che chiama a ‘tornare’. Per mezzo di Parola e Pane, tornare al Creatore, al Padre. È traguardo: «Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me».
Quando il sentiero si fa stretto Gesù Cristo annuncia «Io sono il pane della vita» e conduco al Padre ed allo Spirito. Cibarsi di Cristo è vivere in Cristo; è riconoscere la sua presenza nel Pane e nel Vino dell’Eucaristia; è portare a farne parte quanti ascoltano la narrazione di Cristo.
Tornare a Cristo è tornare a conoscere Lui nei fratelli: tornare per coinvolgere, per invitare, per accompagnare, per portare sulle spalle chi non ha piedi e mani o non ha più occhi per piangere. La narrazione della fede afferma una umanità capace di redenzione.
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo»: porteremo all’altare doni; ne riceveremo di più preziosi; li distribuiremo ai fratelli che non sono stati presenti perché «Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno».
È Lui, Gesù Cristo, che rassicura: «Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
(didon)