Samuèle 26,2.7-9.12-13.22-23; Salmo 102 (103); 1Corinzi 15,45-49; Luca 6,27-38
Domenica di domande
È stile umano l’essere contro, il vincere o perdere. Hai nelle mani il tuo nemico: «Lascia che io l’inchiodi a terra».
Lo stile di Dio è diverso: «Non uccidere!». Non è il ‘chi vince – chi perde’, ‘padrone – schiavo’, la misura di Dio.
Lo stile cristiano non è lotta per avere supremazia e potere.
«Adamo, divenne un essere vivente, fatto di terra», ma Gesù Cristo è «spirito datore di vita e viene dal cielo».
«Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti».Lo stile cristiano non prevede vittorie; nemmeno sconfitte: «Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano».
È stile diverso, non solo migliore: «Benedite coloro che vi maledicono; pregate per coloro che vi trattano male».
«A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra». “Non ti sarai sbagliato, Signore? Ti pare giusto?”.
«Dà a chiunque ti chiede. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro». “Questo è giusto, Signore, ma le altre tue parole?”.
«A chi prende le cose tue, non chiederle indietro». “Signore, quelli che entrano nelle nostre case e ci derubano, fanno bene? Debbono rimanere impuniti? Perché, Signore, dobbiamo essere ed agire in questo modo? Abbiamo domande da rivolgere a Te”.
Il criterio, lo stile di vita cristiana è diverso. Sì: domande e risposte umane sono malposte.
«Se amate quelli che vi amano; se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi; se prestate a coloro da cui sperate ricevere …quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano; concedono prestiti ai peccatori, per riceverne altrettanto» … ed anche di più.
Lo stile di vita cristiano? Dalla ‘Lettera a Diogneto’:
“1. I cristiani non sono da distinguere dagli altri uomini. 2. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale. 5. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera.
9. Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. 10. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi. 11. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. 12. Non sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere. 13. Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano.
16. Facendo del bene vengono puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita” (‘A Diogneto’).
«Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla; siate misericordiosi, non giudicate, non condannate; perdonate, date». Anche voi «sarete perdonati, vi sarà dato: la vostra ricompensa sarà grande. Sarete figli dell’Altissimo: il Padre vostro è misericordioso».
«Con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Se io sono onestà, sono pronto per vivere onestà; come siete, così agite. Ama: “Il tuo fratello è come te”.
D’altra parte, nel Padre nostro, come preghiamo? «Rimetti a noi i nostri debiti come anche noi rimettiamo»: chiediamo al Padre di essere con noi, come noi siamo con gli altri.
Una risposta sarà data nella parola di Dio del prossimo ‘giorno del Signore’ (prossima Domenica). Intanto preghiamo: “rendici capaci di perdonare chi ci fa del male, affinché il nostro amore non conosca nemici e viviamo da figli e fratelli in Cristo Signore”.
(didon)
Sulla ‘Lettera a Diogneto’: https://www.vatican.va/spirit/documents/spirit_20010522_diogneto_it.html