• Penitenziale
Preghiamo per essere capaci di riconoscere errori e insufficienze, altrimenti il Signore dirà:
Ti toglierò la carica, ti rovescerò dal tuo posto: non c’è bisogno di essere Re per essere deposto. Chiunque, a casa sua, è Re.
• Pensiero dalle letture della Parola:
Si dice: la voce del popolo è voce di Dio. Difficile trovare qualche detto più errato di questo.
Gesù domanda ai discepoli: La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?
Di fronte alle deludenti, errate, risposte aggiunge: «Ma voi, chi dite che io sia?».
La fede di Pietro risponde con verità: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù aggiunge: Quello che dice il Padre è la verità, non quello che dice la gente.
La verità non è frutto di sapienza umana, ma di parola di Dio.
Per le esigenze della fede, oggi, Gesù aggiunge: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa.
A te darò le chiavi. Tu confermerai nella fede i fratelli.
Non sei senza difetti, ma l’unità della fede la pongo nella tua persona.
Ti conficcherò come un piolo in luogo solido e sarà un trono di gloria per il popolo di Dio.
Non dite ad alcuno chi sono io: il Cristo, finché non abbiano accolto la mia Morte e la Resurrezione.
• Lo stupore che ci manca: siamo tutti sapienti, ognuno più dell’altro; incapaci di stupore.
Chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore?
• La necessaria preghiera:
O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio!
Poiché da lui, per mezzo di lui e per lui sono tutte le cose.
A lui la gloria nei secoli. Amen.