Isaìa 53,10-11; Salmo 32 (33); Ebrei 4,14-16; Marco 10,35-45.
Gesù domanda: «Che cosa volete che io faccia per voi?».
La risposta va subito al “sodo”: “Concedici di sedere nella tua gloria”. Sempre i soliti: l’unico valore ricercato.
Gesù, sorprendente, riflette sulla vita di ognuno (per qualcuno ancor più): “Il calice che io bevo, anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati”.
Quando la storia personale e di comunione va bene, non si fa fatica ad ascoltare. Quando la storia tortura la vita, quante volte si dice al Signore: fino a quando? Fino a quanto?
La risposta della Scrittura è fonte di speranza: “Abbiamo un sommo sacerdote che sa prendere parte alle nostre debolezze: egli stesso è messo alla prova ancora oggi insieme a noi, escluso il peccato”, ma “dopo il suo intimo tormento vedrà la luce; il giusto mio servo giustificherà molti”.
E di questo siamo lieti. Il difficile è esser lieti di ciò che segue: “Egli si addosserà le loro iniquità”. E ci va bene finché l’Egli è Gesù … ma quando siamo noi è sempre troppo ed è il momento del “perché?”.
La Scrittura rassicura e conforta: “Per essere aiutati al momento opportuno accostiamoci con piena fiducia al trono della grazia per ricevere misericordia e trovare grazia”.
La spiegazione c’è: “Il Figlio dell’uomo non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”.
La spiegazione che attendevamo è giunta: non abbiamo bisogno, però, di spiegazioni per comprendere; abbiamo bisogno di coraggio e di fiducia, di esserti e sentirti vicino per imitarti …
Le parole le sappiamo dire; ormai le abbiamo imparate a memoria. E’ il resto che manca.
più brevemente: XXIX DOMENICA T. O. B (17 OTTOBRE 2021)
Isaìa 53,10-11; Salmo 32 (33); Ebrei 4,14-16; Marco 10,35-45.
Gesù domanda: «Che cosa volete che io faccia per voi?».
La risposta va subito al “sodo”: “Concedici di sedere nella tua gloria”. Sempre i soliti: l’unico valore ricercato.
Quando la storia tortura la vita, soccorre il Vangelo: “Il Figlio dell’uomo è venuto per dare la propria vita in riscatto per molti. Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti».
Non abbiamo bisogno di spiegazioni per comprendere; abbiamo bisogno di coraggio e di fiducia, di esserti e sentirti vicino per imitarti … Le parole le sappiamo dire; ormai le abbiamo imparate a memoria. E’ il resto che manca.