Atti degli Apostoli 13,14.43-52; Salmo 99 (100); Apocalisse 7,9.14b-17 Giovanni 10,27-30
1. Un motivo di penitenza: nelle comunità esistono “pie donne della nobiltà e notabili della città” che si lasciano, per i propri comodi, “sobillare” contro l’autentica parola di Dio. Non si limitano a questo, anzi “suscitano persecuzione contro” gli Apostoli e contro ogni chiara diffusione della Parola. “Ricolmi di gelosia cacciarono gli Apostoli dal loro territorio”: la verità è rigettata come menzogna e peccato. E’ questa la nostra situazione?
2. I veri discepoli di Gesù divengono Apostoli e sono chiamati a scelte importanti: «Era necessario che fosse proclamata prima di tutto a voi la parola di Dio, ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco: noi ci rivolgiamo ai pagani». E’ una dura constatazione che la Parola si rivolga e venga accolta dai ‘pagani’ e rifiutata da chi presenta il proprio desiderio di possesso e di glorificazione come Parola vera.

3. La speranza dei giustificati da Gesù è di essere simili ai “pagani che si rallegravano e glorificavano la parola del Signore”. Erano pagani, accorsero per ascoltare gli Apostoli: “Quasi tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore”. ‘Le parole dicono che siamo cristiani’, ma, se i peccatori ci precedono nel regno di Dio, quanto le parole corrispondono al vero?
4. La preghiera: aiutaci, Signore, perché possiamo essere tra quelli che “credono” che Tu e il Padre siete “una cosa sola” e possiamo essere “destinati alla vita eterna”. Si avveri in noi la parola di Gesù: «Le mie pecore ascoltano la mia voce» e Gesù ci presenti al Padre affermando, a nostro conforto, «io le conosco ed esse mi seguono».
5. Una nota attinente alle letture ed alla storia di questi giorni: si accusa Papa Francesco a causa della sua continua e assidua ricerca della Pace. Penso, Credo, Domando: il linguaggio del Papa deve essere evangelico o di altro genere?

(didon)