2 Maccabèi 7,1-2.9-14; Salmo 16 (17); 2 Tessalonicési 2,16-3,5; Luca 20,27-38
«La fede non è di tutti»: è dono di Dio per chi accoglie il suo invito.
C’è chi non accoglie e perseguita i fratelli: non è terminato il tempo dei martiri. Il dialogo tra carnefici e martiri è ancora vivo: «Che cosa cerchi o vuoi sapere da noi? Siamo pronti a morire piuttosto che trasgredire le leggi dei padri. Tu, o scellerato, ci elimini dalla vita presente?». Sei libero di farlo, ma ricorda: «Per te non ci sarà risurrezione per la vita».
Quanti credenti sacrificano la vita per la fede! Martiri nella carne, martiri nello spirito: ancora vengono generati profeti – martiri a causa del saper scrutare i ‘segni dei tempi’. Preghiamo «perché veniamo liberati dagli uomini corrotti e malvagi».
Chissà se, di fronte alla persecuzione, saremmo capaci di rispondere: «È preferibile morire» piuttosto che offendere chi ha donato la vita. Rimane sicura la speranza che «quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti non possono più morire, perché sono figli di Dio».Lo stile di vita umano, le tombe di ogni persona cara conducono allo sconforto; Gesù nella Parola della Scrittura rassicura: «Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Gli Apostoli, dopo Gesù, insegnano che «se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini».
Quando la sofferenza pone domande a Dio, l’apostolo esorta a sognare traguardi apparentemente lontani: «La parola del Signore corra e sia glorificata»; rincuora: «abbiamo fiducia nel Signore»; invoca l’aiuto dei fratelli nel cammino del Regno: «fratelli, pregate per noi». Papa Francesco sempre lo ripete: “Prega per me – Pregate per me” e ripete la Parola che invoca: «Il Signore guidi i vostri cuori all’amore di Dio e alla pazienza di Cristo».
Il cammino sereno è fondato sulla Scrittura: «Lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza».
Lui, Gesù «conforti i nostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene».

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