Non basta nemmeno Natale

 

  1. Il re Erode, i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, tutta Gerusalemme sono turbati e cercano Betlemme e i suoi bambini innocenti per mascherare inadempienze, delitti, inganni, frodi contro il Popolo del Signore.

E’ vero: tenebra, ancora oggi, ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli.

  1. L’augurio: essere lieti perché il Padre ha rivelato alle genti il suo unico Figlio; Lui viene come capo ed è pastore del suo popolo.

Anche tu alza gli occhi intorno e guarda: il Popolo di Dio si è, finalmente, radunato, viene a te.

E’, forse, giunto il momento? Eccolo il centro del discorso cristiano: il “momento” non ‘è’ giunto, ma ‘giunge’ ogni istante, ogni giorno. Quando comprenderemo che “la Salvezza del Signore” “accade”? Vuol dire: si realizza in mezzo a te, in te ogni volta che tu ne prendi coscienza. Quello è il “momento”, quella è la Salvezza, quello è il Signore che bussa alla tua porta; quando tu sei lì e apri. Ecco perché: Su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te: cammineranno anche le genti alla tua luce. Guarderai, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore. Sei stato anche tu a realizzare la Salvezza e la Liberazione.

Anche tu hai “liberato” il Popolo di Dio che attendeva nelle tenebre.

  1. Preghiera:

Signore, abbi pietà del debole e del misero e salva la vita dei miseri in un mondo nel quale il povero è oppresso e il ricco è protetto. Un mondo nel quale i ricchi e i potenti (in ogni senso: non necessariamente economico) fanno cerchio perché i “poveri di Yahweh” non riescano a vedere e contemplare la gloria del Signore oltre il cerchio di nubi che li circonda. Signore, spezza e rompi, squarcia le nubi che opprimono i “poveri di Yahweh”. Conduci benigno anche noi, resto di Israele, a contemplare la grandezza della tua gloria.

  1. Impegno: Creare coscienza di essere chiamati ad essere destinatari del Mistero e del Ministero della grazia di Dio e della Parola a favore del resto del Popolo di Dio.

Come i Magi imparare a provare una gioia grandissima; entrare nella casa del Signore, vedere il bambino con Maria sua madre; prostrarci e adorare, offrire doni; per un’altra strada (E’ necessario cambiare strada) fare ritorno al vero paese.

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Questo mistero e ministero, non manifestato agli uomini delle precedenti generazioni, ora è svelato ai suoi santi per imparare a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo.

Ora: Sorge la necessità di una maggiore vitalità non delle singole persone, ma del Popolo di Dio: i programmi da realizzare possono essere significati dal titolo e tema “Noi come cittadini, noi come Popolo”.[2] E’ bello, davvero, continuare questo impegno esaltante.

[1] 2018-1-6  gennaio EPIFANIA DEL SIGNORE Isaia 60,1-6;Salmo 71,1-2.7-8.10-13;Efesini 3,2-3.5-6;Matteo 2,-12

[2] Bergoglio Jorge Mario, Noi come Cittadini, Noi come Popolo, Presentazione di Mario Toso