Isaìa 5,1-7; Salmo 79 (80); Filippési 4,6-9; Matteo 21,33-43
Cantico d’amore sono la Parola e il Pane
«Voglio cantare per il mio diletto il mio cantico d’amore per la sua vigna».
La vigna del Padre genera un cantico d’amore sia che il vino che ne proviene sia buono che non buono. Il canto per il vino non buono è pur esso canto d’amore, ma dura è la parola del Signore verso chi non vuole accogliere la Parola. Signore, «Tu ti mostri puro con il puro e ti mostri astuto col perverso»; «dal perverso non ti fai ingannare». La scaltrezza e l’astuzia sono utili al vino buono – ingenuo per non lasciarsi ingannare.
Per aiutare a comprendere il contrasto tra buoni e malvagi Gesù narra una parabola: «C’era un uomo, che possedeva un terreno, vi piantò una vigna», «vi pose un torchio». «Aspettò che la vigna producesse uva, giustizia, rettitudine». Perché, «essa produsse, invece, acini acerbi, spargimento di sangue, grida di oppressi?». Perché il Padre «la diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano».Perché te ne sei andato lontano? Non vedi che da soli non si hanno forze per affrontare il maligno? Ma io ho difeso la mia vigna l’ho «circondata con una siepe, l’ho protetta con una torre».
Ti ripeto, Signore, la domanda: “Perché te ne sei andato lontano? È vero: hai mandato ripetutamente «servi»; di volta in volta «più numerosi dei primi», ma non sono riusciti ad impedirci di reagire male al dono e, quando hai mandato i tuoi «servi a ritirare il raccolto», i «contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero».
Ditemi voi, dice il Signore, «Che cosa dovevo fare ancora alla mia vigna che io non abbia fatto?». Mi domandi perché sono andato lontano? Perché, mentre ti precedevo nel cammino, mi sei passato davanti e non hai più seguito i passi e «da ultimo ti ho mandato mio figlio dicendo: Avranno rispetto per mio figlio!». Non è stato così!
E Gesù continua: «I contadini, visto il figlio, dissero tra loro: Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!». «Lo presero, lo «cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero».
Il Padre ha pensato nel suo sconforto: «toglierò la sua siepe e la vigna si trasformerà in pascolo; demolirò il suo muro di cinta e verrà calpestata. La renderò un deserto».
Gesù, deciso, domanda: «Non avete mai letto le Scritture? Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio».
Sapete che la mia promessa di salvezza rimane per sempre e si rinnova. Il futuro per me è ogni giorno, ogni attimo: guardate, ammirate ogni giorno le meraviglie di Dio. Ecco: il Figlio prediletto che avete ucciso, è risorto da morte: «Questo è stato fatto dal Signore ed è una meraviglia ai nostri occhi». «La pietra che avete scartato è diventata la pietra d’angolo». Questa è Parola che canta d’amore, ma, a chi non crede alla resurrezione del Figlio, sarà tolto il Regno «e sarà dato a un popolo che ne produca i frutti».
‘Imparate, ora, a seguire i miei passi’ dice Gesù. ‘Non andate avanti ai miei. Non vi accorgete che sono alle vostre spalle e che attendo che mi permettiate di segnarvi il sentiero? Vi mando altri servi; ascoltate la Parola che vi annunciano’: «Fratelli, non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche e ringraziamenti».
Accogliete il servizio della Parola e del Pane «e la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù».
«Fratelli, quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode questo sia oggetto dei vostri pensieri».
«Le cose che avete imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, mettetele in pratica».
«E il Dio della pace sarà con voi!».
(didon)