Siracide 27,5-8, (NV) [gr. 27,4-7]; 1Corìnzi15,54-58; Salmo 91 (92); Luca 6,39-45
Domenica di risposte: «Ama il tuo fratello: egli è come te».
Caro amico di Dio, io, Gesù Cristo, rispondo alle molte domande che facevi domenica scorsa. Mi dicevi: “Non ti sarai sbagliato, Signore?”.
Sii umile, accogli la Parola che può salvare e liberare la tua esistenza: «Un discepolo non è più del maestro».
Ricorda, per la tua identità, che «ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro». A questo vi ho chiamati: divenire maestri, e rendere i fratelli maestri. Non vi ho chiamato ad ‘addomesticare’ i fratelli perché agiscano secondo le vostre volontà.«Può forse un cieco guidare un altro cieco?»: se agite come i pagani, con odio e vendetta, cadrete tutti e due in un fosso». Vi chiamo e vi chiedo di esser diversi dagli altri cittadini del mondo: voi «siete nel mondo, ma non siete del mondo» … se mi seguite.
La tua domanda: “Signore, quelli che entrano nelle nostre case e ci derubano, fanno bene? Signore, perché dobbiamo imparare ad accogliere?
Rivolgete a me questa domanda? Quel che ho donato vi aiuti a comprendere. Io sono sulla Croce perché sono solo. Mi lasciate solo. Fuggite al solo pensare che si possa soffrire. Che amici siete? Non 2000 anni fa: in tutte le infedeltà e infelicità della storia”.
Vi chiedo di divenire contagiosi di Amore. Se sarete in tanti, se sarete tutti, non ci sarà più il fratello che verrà a derubarvi. Vi saranno molti fratelli che vi chiederanno aiuto e voi sarete lieti di porgerlo per condurli ed educarli alla dignità di fratelli di Gesù Cristo e figli del Padre, illuminati dal Santo Spirito.
Vi chiedo di divenire contagiosi di Amore: un mondo di fratelli che fanno a gara a donare. «Padre nostro, dacci il nostro pane per ogni giorno; rimetti i nostri debiti come anche noi rimettiamo». Donate anche voi pane e perdono. Un’altra risposta attendi? Eccola: «Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: Lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio?».
«Ipocrita: Togli prima la trave dal tuo occhio; allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Se ti basta la mia risposta, segui le mie orme ed il mondo sarà diverso. Ti ho già dato una risposta 2000 anni fa: «Ama: il tuo fratello: egli è come te».
Vuoi che il mondo sia diverso? Sii diverso tu stesso.
Purtroppo «Quando si scuote un setaccio restano i rifiuti» e «quando un uomo discute, ne appaiono i difetti».
È necessario togliere forza al peccato «e la forza del peccato è la Legge». Necessario è smettere di agire per Legge ed iniziare a pensare ed agire per amore; smettere di ordinare di ‘non trasgredire’. Iniziate ad invitare ad amare.
Togliete forza alla Legge; donate forza all’Amore.
Non ho risposte di dottrine e filosofie umane, ho soltanto la testimonianza della mia vita. Se seguirete me, non vi sentirete in bisogno di porgermi domande, ma di lodare Dio, Padre, Figlio, Santo Spirito: «Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!».
«L’uomo esprime ciò che dal cuore sovrabbonda: il buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene, il cattivo trae fuori il male». Ed è ancora domanda: “Ma il cuore chi lo educa?”. Tu, fratello; io, fratello.
Questa è Parola di verità: risana i nostri cuori divisi, perché dalle bocche escano parole di carità e di sapienza; non parole malvagie.
(didon)