DiDon
Lectio Divina
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17 LUGLIO 2022 XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C
Gènesi 18,1-10°; Salmo 14 (15); Colossési 1,24-28; Luca 10,38-42
Si fa sera, non passare oltre
Diminuiscano le inutili parole nostre; si affermi Parola fatta Carne in Gesù e sia sempre intensamente accolta.
Viviamo un Amore reale e presente come fosse ancora un «mistero nascosto da secoli e da generazioni» ed è stato, invece, «ora manifestato ai suoi santi».
‘Mistero’: per i cristiani è «Cristo in voi, speranza della gloria», certezza, non ‘valore inconoscibile’.
Di Parola, fatta Carne in Cristo, Paolo dice: ne «sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi» per:
1. «portare a compimento parola di Dio»; leggi tutto…
10 LUGLIO 2022 XV DOMENICA T. O. – Anno C
Deuteronòmio 30,10-14; Salmo 18 (19); Colossési 1,15-20; Luca 10,25-37
Amerai
La parola dei Vangeli e della predicazione di Paolo hanno caratteri differenti e complementari, non contrastanti.
L’inizio del Vangelo di Giovanni “In principio era Parola (In principio erat Verbum)”, è chiarito dallo scritto di Paolo: “Cristo Gesù è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili”.
Per chiarire, si possono aggiungere parole di filosofia e teologia, e non è brutto farlo, ma la spiegazione più semplice è quella di Paolo: “Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli, Parola, è prima di tutte le cose e tutte in lui sussistono”.
Per la vita di ogni cristiano “Egli, Parola, è anche il capo della comunione di fratelli che chiamiamo Chiesa”. leggi tutto…
03 LUGLIO 2022 XIV DOMENICA T. O. – Anno C
Isaìa 66,10-14c Salmo 65 (66) Gàlati 6,14-18 Luca 10,1-12.17-20
Difficile scegliere e rendere brevi i pensieri di questa liturgia di lode a Dio e all’uomo redento.
C’è soltanto da leggere per intero i testi citati. Ne suggerisco una specie di evidenziazione:
Gesù invita alla preghiera, non al lamento-rimprovero al quale siamo abituati: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!»
Se domanderemo al Padre, «farà scorrere, come un fiume, la pace e la gloria”. E “come una madre consola un figlio, così io vi consolerò».
Attenzione, però: «A Gerusalemme sarete consolati»: a ‘quella Gerusalemme’ è necessario tornare per avere la capacità di comprendere e conoscere. Il Signore lì ci attende. Non altrove. Lì «La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi perché conta l’essere nuova creatura per ottenere pace e misericordia». leggi tutto…
26 GIUGNO 2022 XIII DOMENICA T. O. – Anno C
1Re 19,16b.19-21; Salmo 15 (16); Gàlati 5,1.13-18; Luca 9,51-62
«Se vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi!» Il rimprovero del Vangelo è ancora vero. Con tante scuse lo stiamo facendo. E tutti ci diciamo cristiani e parteggiamo aiutando la guerra!
Io pregherei, come chiesero i discepoli, Gesù: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».
Gesù “Si voltò e li rimproverò”. Nemmeno questo sarebbe cristiano perché la pace è un valore alternativo. Siamo chiamati a scegliere: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio».
«Amerai il tuo prossimo come te stesso». Questa è Legge che vale per ogni uomo. Anche per chi sta distruggendo la terra con la guerra. E’ per ogni uomo così: la pensassero come vogliono anche i loro patriarchi che si dicono cristiani della ortodossia. Bisogna ricordare: prima o poi il Dio di Abramo ungerà un altro profeta «come profeta al tuo posto». leggi tutto…
DOMENICA 19 GIUGNO 2022 SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – Anno
Gènesi 14,18-20; Salmo 109 (110); 1 Cor 11,23-26; Luca 9,11b-17
Non posso fare altro che, in termini moderni, inoltrarvi, ciò che da S. Paolo ho ricevuto:
«Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso:
Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito,
prese del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse:
«Questo è il mio corpo, che è per voi».
«Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue;
fate questo, in memoria di me».
Lo faccio per ricordare a me ed a voi che
«Ogni volta che mangiate questo pane e bevete al calice,
voi annunciate la morte del Signore, finché egli venga».
Riguardo al resto della nostra vita, dal Vangelo inoltro l’invito di Gesù a non pensare che soltanto lui sia chiamato a risolvere i problemi dell’umanità perché a noi dice: «Voi stessi date loro da mangiare». leggi tutto…
12 GIUGNO 2022 – SANTISSIMA TRINITÁ – Anno C
Proverbi 8,22-31; Salmo 8; Romani 5,1-5; Giovanni 16,12-15
La fede cristiana è basata sulla autenticità delle Sacre Scritture (La Bibbia).
Le Sacre Scritture hanno ancora «Molte cose da dirci» delle quali «per il momento non siamo capaci di portarne il peso».
Ci sembra di poter esser padroni di tutto, magari distruggendo i fratelli con la guerra: nessuno di noi è eterno e non saranno loro, torturatori della storia, a creare ‘nuovi cieli e nuova terra’, perché la loro storia sarà molto più breve dell’eterno.
Distruggeranno, sì, molto del bello presente: non potranno intaccare ciò che «dall’eternità è stata formata, la Sapienza Divina che fin dal principio, dagli inizi della terra, è».
Le Sacre Scritture questo lo insegnano con un linguaggio quasi umano ed umile, da bambini, che, soli, possono comprendere l’eterno: «Io ero con lui come artefice ed ero la sua delizia ogni giorno: giocavo davanti a lui in ogni istante, giocavo sul globo terrestre, ponendo le mie delizie tra i figli dell’uomo». leggi tutto…
5 GIUGNO 2022 – DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno C
Atti 2,1-11; Salmo 103 (104); Romani 8,8-17; Giovanni 14, 15-16.23b-26.
Le letture della Messa di Pentecoste sono spiegazione a se stesse. Non faccio che ripeterle:
1. Il fatto: “Si trovavano tutti insieme nello stesso luogo.
Un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, riempì tutta la casa dove stavano.
Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro”.
La dottrina della fede: “Tutti furono colmati di Spirito Santo”.
Gli effetti dell’accadimento: “Cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi”.
L’osservazione del popolo: «Li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio».
Rimane notevole, nella Pentecoste, l’Annuncio degli Apostoli e l’Ascolto del popolo.
29 MAGGIO 2022 ASCENSIONE DEL SIGNORE – Anno C
I Discepoli di Gesù erano in attesa: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?».
«Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere». Il pensiero di Gesù non è rivolto alla fine, ma ad nuovo e più esaltante inizio. E’ per i suoi: chi saranno, cosa faranno. Il fatto: Gesù “li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui”. “Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». leggi tutto…
22 MAGGIO 2022 VI DOMENICA DI PASQUA – ANNO C
Atti 15,1-2.22-29; Salmo 66 (67); Apocalisse 21,10-14.22-23; Giovanni 14,23-29
La Parola è Pace di Cristo
All’inizio della storia della Chiesa di Cristo sorsero problemi per come comportarsi nell’essere cristiani. “Paolo e Bàrnaba” salirono “a Gerusalemme dagli apostoli” per ascoltare la loro parola: «È parso bene, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di alcune cose necessarie: farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».
San Tommaso sosteneva che «precetti e norme evangeliche sono pochissime»; S. Agostino affermava che precetti, norme, aggiunte posteriormente al Vangelo, «si devono esigere con moderazione per non appesantire la vita ai fedeli».
E’ necessario, oggi, per noi, salire ancora alla città santa, Gerusalemme, risplendente della gloria di Dio perché le sue mura “poggiano sui dodici apostoli dell’Agnello” per avere risposte.
Questa «città la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello. In essa» non vi sarebbe nemmeno necessità di «alcun tempio: il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello sono il suo tempio».
La Chiesa dei Dodici, pur immersa in molte colpe, ha sempre ricordato, come guida, la parola di Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».
Quale dovrà essere il nostro comportamento oggi? leggi tutto…
15 MAGGIO 2022 V DOMENICA DI PASQUA – Anno C
Atti degli Apostoli 14,21b-27; Apocalisse 21,1-5°; Salmo 144 (145); Giovanni 13,31-33a.34-35
Sogno, Utopia realizzabile
Il rapporto tra il Dio annunciato da Gesù e l’uomo è basato sull’Amore. Dio è Amore e l’Uomo è chiamato ad essere sempre più sua immagine somigliante.
Perché questo Amore prenda forza ha bisogno di un ambiente, di persone, che condividano l’Amore. Gesù ne parlò e lo manifestò ai suoi “quando Giuda fu uscito dal cenacolo”, non prima.
Gli amici di Gesù che, pur pieni di difetti, non difettavano di Amore, crescevano di numero e di Amore tanto che gli Apostoli dovettero designare “per loro, in ogni Chiesa, alcuni anziani e, dopo avere pregato e digiunato, li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto”. Aumentava l’entusiasmo dei credenti e gli Apostoli “riunirono la Chiesa e riferirono tutto quello che Dio aveva fatto per mezzo loro e come avesse aperto ai pagani la porta della fede”.
Ai credenti si rivolge la promessa del Padre: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose».
Gesù, da parte sua: «Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».