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Lectio Divina

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06 MARZO 2022 I DOMENICA DI QUARESIMA – Anno C

Deuteronòmio 26,4-10; Salmo 90 (91); Romani 10,8-13; Luca 4,1-13
1. Chi è l’uomo credente? “Un Araméo errante”: un uomo senza casa stabile, senza pascoli sicuri, senza speranza di discendenza. E’ anche un uomo capace di “gridare al Signore, al Dio dei nostri padri”.
2. Chi è Dio: è “il Signore che ascolta la nostra voce”.
3. Quale è il centro della fede? E’ credere fermamente che «Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore»; è con la bocca proclamare: «Gesù è il Signore!»; è “con il cuore credere che Dio ha risuscitato Gesù dai morti” e che è vicino per donare all’uomo credente una continua resurrezione, nonostante il peccato dei malvagi.
Se sarai così, parlerai così, vivrai così: “sarai salvo” perché «Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato».
4. Chi è il Dio annunciato da Gesù? E’ il Dio della Parola. leggi tutto…

27 FEBBRAIO 2022 VIII DOMENICA T. O. – Anno C

Siracide 27,5-8; Salmo 91 (92): 1 Cor 15,54-58; Luca 6,39-45. Salmo 18, 27
Giudicare il passato, guardare “la pagliuzza che è nell’occhio del fratello e non accorgerci della trave che è nel nostro occhio” è dannoso ed errato, considerando che “quando un uomo discute, ne appaiono i difetti”.
Il non giudicare include la prudenza nell’accogliere parole che non siano parola di Dio: “Non lodare nessuno prima che abbia parlato” e, secondo il salmista, è urgente la scaltrezza: “con l’uomo puro tu sei puro, con il perverso tu sei astuto” (non ti fai ingannare). “Il modo di ragionare è il banco di prova per un uomo” e le azioni concrete e il comportamento svelano l’autenticità e la coerenza del discepolo.
Il brano di Vangelo di questa domenica è completamento di quello della domenica passata e preparazione all’imminente cammino quaresimale, caratterizzato dalla capacità di guidare un cieco sulle vie della bellezza: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso?». leggi tutto…

20 FEBBRAIO 2022 VII DOMENICA T. O. C

1 Sam 26,2.7-9.12-13.22-23; Salmo 102 (103); 1 Cor 15,45-49; Luca 6,27-38
Del Vangelo di Luca 6,27-38 si può pensare di togliere qualche parola perché caduca?
Certo si può pensarla diversamente dal Vangelo: “amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male” non è condivisibile da tutti.
Gesù chiede, ai suoi amici, di compiere scelte oltre ogni limite umano: “A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non richiederle indietro”.
E’ da stolti essere chiamati a porgere la guancia per un secondo schiaffo dopo averne immotivatamente ricevuto uno?
Non è da stolti se rimarrà chiaro, a chi vi schiaffeggia, il suo errore. Il fine del cristiano non è quello di prendere schiaffi ogni giorno, ma convertire chi ha dato il primo schiaffo perché non dia il secondo e chieda perdono per il primo. leggi tutto…

13 FEBBRAIO 2022 – VI DOMENICA T. O. – Anno C

Geremia 17,5-8; Salmo 1; 1 Corinzi 15,12.16-20; Luca 6,17.20-26
Difficoltà nel capire il Vangelo o difficoltà nell’accogliere il Vangelo?
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo» se legge e pratica il Vangelo «allontanando il cuore dal Signore”.
Il cristiano non ha alcunché di esclusivamente umano perché la capacità di continua resurrezione dipende dall’essere immagine di Dio: “Cristo è primizia di resurrezione per coloro che sono morti”.
«Benedetto», quindi, «l’uomo che confida nel Signore e il Signore è la sua fiducia».
Le beatitudini sono il cuore del Vangelo: domandando al Signore la fedeltà della croce, aprono alla resurrezione.
La Parola nelle Beatitudini non è da spiegare: è da accogliere. Nelle parole non c’è nulla di difficile comprensione.
Bisogna smetterla di dire: “E’ difficile” ed iniziare a dire: “E’ esaltante”. Si richiede un salto di qualità a chi sceglie Gesù e la sua parola. “Beati” è sinonimo di ‘in piedi, eccomi, sono pronto’!: è parola che dona la vita. leggi tutto…

06 FEBBRAIO 2022 – V DOMENICA T. O. – Anno C

Isaìa 6,1-2a.3-8; Salmo 137 (138); 1Cor15,1-11; Luca 5,1-11.
Capaci di generare stupore ed emozione
E’ bello rileggere la Parola di Dio in modo fedele:
“La folla faceva ressa attorno a Gesù per ascoltare la parola di Dio. Lo stupore infatti aveva invaso tutti” e sulla sua parola Pietro e gli altri discepoli “gettarono le reti”.
Davanti a Gesù serenamente bisogna confessare: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore».
C’è poco da dire: siamo inadeguati riguardo alle esigenze della diffusione della Parola per il tempo presente.
Siamo “uomo dalle labbra impure” ed “in mezzo a un popolo dalle labbra impure” abitiamo.
Non si ha coraggio tale da generare stupore né da “lasciare tutto e seguirlo”.
La domanda biblica oggi si ripete: «Chi manderò e chi andrà per noi?». leggi tutto…

2 FEBBRAIO – CANDELORA

Malachìa 3,1-4; Salmo 23 (24); Ebrei 2, 14-18; Luca 2,22-40.
Cresciamo nella comprensione delle Feste che celebriamo e dei riti che compiamo.
Non sono rimasugli di superstizioni antiche: motiviamo seriamente le scelte di fede.
Non si può impegnare la vita soltanto perché i nonni compivano gesti riconducibili alla fede, ma è bello comprendere il perché usciamo di casa e ci rechiamo in chiesa insieme al resto del popolo di Dio per adempiere non soltanto prescrizioni della Legge ebraica, ma comprendere come Gesù viene ancora incontro al suo popolo.
Scribi, farisei, dottori, sacerdoti furono incapaci, con l’aiuto della Legge, di riconoscere il Salvatore.
Dal Vangelo risulta che soltanto due anziani, Simeone e Anna, attendevano ancora la venuta liberatrice del Signore. Si misero a lodare Dio e parlavano del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui ed “il Bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui”. leggi tutto…

30 GENNAIO 2022 – IV DOMENICA T. O. – Anno C.

Geremìa 1,4-5.17-19; Salmo 70 (71); 1Cor 12,31 – 13,13; Luca 4,21-30.
Osare la verità.
La Sacra Scrittura ispira ideali esaltanti; aver paura di osare è il maggior ostacolo al crescere di ideali.
S. Paolo esorta ad osare “i carismi più grandi”: “carità rallegrata nella verità”.
Gesù esorta ad osare l’immenso: “Siate perfetti come il Padre”.
Osare la vita, invece che usarla. Il destreggiarsi in modo da non farsi male è chiamato prudenza: forse è soltanto viltà.
Aderire a Gesù Cristo non è un dovere da compiere: è ideale da desiderare e costruire con “verità nella carità”. leggi tutto…

23 GENNAIO 2022 III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno C

Neemìa 8,2-4a.5-6.8-10; Salmo 18 (19); 1 Corìnzi 12,12-30; Luca 1,1-4; 4,14-21
Festa della Parola
Il Vangelo non è una favola né una invenzione: “io, Luca, ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato” a favore di te che ami trovare il vero Dio “in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”.
Per questo dobbiamo ritenere bello leggere “il libro, dallo spuntare della luce fino a mezzogiorno”, “a brani distinti” spiegandone “il senso, e facendo comprendere la lettura”.
Così fa Gesù che “entrò nella sinagoga e si alzò a leggere: ‘Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore’. leggi tutto…

LUNEDÌ 17 GENNAIO 2022 SANT’ANTONIO, ABATE

1 Samuèle 15,16-23; Salmo 49 (50); Eb 4,12; Marco 2,18-22; Eb 4,12.
Isolati, nel deserto, per tornare
La parola di Dio è il centro della vita di S. Antonio che ricorda: Parola si è fatta Carne in mezzo a noi e le abbiamo dato nome “Gesù”. S. Antonio Abate è la persona capace di accogliere Parola fatta Carne.
Al mondo che non ascolta si rivolge il rimprovero: “Perché non hai ascoltato la voce del Signore e “ti sei attaccato al dio denaro, e hai fatto il male agli occhi del Signore?». Il mondo compie “peccato di divinazione e idolatria” nella ostinata “ribellione” sostituendo Dio con il desiderio di possesso.
S. Antonio non si limita ad essere profetico annunciatore di punizioni: “Poiché hai rigettato la parola del Signore, egli ti ha rigettato”, ma ricorda e testimonia nelle opere che “obbedire è meglio del sacrificio, essere docili è meglio del grasso degli arieti”. leggi tutto…

16 GENNAIO 2022 II DOMENICA T. O. – Anno C

Isaìa 62,1-5; Salmo 96 (95); 1Cor 12,4-11; Giovanni 2,1-11
“A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito”: lo Spirito del Signore si rende presente sempre “per il bene comune”. Noi lo vorremmo presente ogni volta che, personalmente, ci serve. Ma Dio non serve, Dio non è utile.
Affermazioni per lo meno strane? O insolite? Chi è la mamma, chi è Dio: a cosa servono la mamma e Dio? Parlando della mamma: la mamma stira, la mamma cucina. Parlando di Dio: Dio ama, Dio protegge, Dio aiuta. Conseguenze: La mamma serve, Dio serve … a fare qualcosa. Posso sentirmi contento se la lavatrice funziona bene; non posso sentirmi in dovere di gratitudine e di amore verso la lavatrice. Potrei essere contento se la mamma stira e se Dio mi ama; sono, invece, contento perché la mamma c’è, Dio c’è. Dio non “mi” ama; ama. E’ Amore. La mamma non è amore; lo imita: ama.
Gli uomini non trovano Dio perché cercano un Dio che serve. Certi uomini non trovano nemmeno la mamma perché cercano una mamma che serva a qualcosa … ne constatiamo, quasi ogni giorno, amare conseguenze.
Ed allora: “Per amore della città di Dio non tacerò, non mi concederò riposo”. Non posso tacere nel ripetere queste verità mai dette “finché non sorga come aurora la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada”. leggi tutto…

Le Lectio di Don Steno Santi