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Lectio Divina

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XIX DOMENICA T. O. B 11 AGOSTO 2024

Dal primo libro dei Re 19,4-8; Salmo 33 (34); Efesìni 4,30-5,2; Giovanni 6,41-51
Tornare
Esausti per le pene d’ogni giorno imploriamo il Signore: «Ora basta, Signore! Prendi la mia vita».
Il Signore risponde: «Àlzati, mangia, perché è troppo lungo per te il cammino». Davvero, Signore, ancora dobbiamo camminare, lottare?
Faremo come tu vuoi e come fece il profeta che «Si alzò, mangiò e bevve e con la forza di quel cibo camminò». Cammineremo seguendo le tue orme e quelle di tutti i santi che abbiamo vicini: i fratelli sofferenti, quelli che lottano per la tua Parola, chi, presso di Te, canta la tua gloria ed a noi dona continua assistenza.
Conforto e sostegno è Parola: entra nella vita per essere seguita ed onorata. «Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato»: fa’, Signore, che imitiamo la testimonianza della fede e confermiamo la fiducia di chi riconosce in Gesù il Figlio del Padre e Creatore. leggi tutto…

Ss. Secondiano, Veriano, Marcelliano Protettori della Diocesi di Tuscania – 8-8-2024

Sapienza 5,1-6.15.16; Salmo 96; Apocalisse 7,13-17.8,1-4; Marco 10, 29-30; Marco 8, 34-38
Santità possibile
(Dalle letture della Santa Messa).
1. Dicono le Sacre Scritture che la santità è possibile. Chi è il santo oggi?
I santi «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione (l’attuale nostra vita) e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello» (Il Battesimo ricevuto e vissuto).
«Il giusto è colui che sta con grande fiducia di fronte a coloro che lo perseguitano»: la persecuzione oggi è l’indifferenza, criterio di vita comune. È pervasiva verso chi si impegna per il Regno di Dio. leggi tutto…

XVIII DOMENICA T. O. – Anno B. – 04 AGOSTO 2024

Èsodo 16,2-4.12-15; Salmo 77 (78); Efesìni 4,17.20-24; Giovanni 6,24-35
La Parola impegna
Il chiacchiericcio e la mormorazione sono un’arte deleteria comune. Nessuno dica: “Io, no!”. La «comunità degli Israeliti mormorò»: ce l’avevano contro Mosè, mandato da Dio. Che faremmo con uomini mandati da uomini!
Mosè deve agire come vuole il popolo o come vuole Dio? Il prete deve fare quel che vuole il popolo o quel che afferma il Vangelo? Ad esempio: quale è il criterio per accedere ai Sacramenti? La volontà dei genitori? L’età? La classe scolastica frequentata?
Gli Israeliti si domandarono: «Che cos’è?». Non sapevano cosa fosse la manna. È impressione che non si sappia cosa siano i Sacramenti, la celebrazione dell’Eucaristia né perché ci siano! leggi tutto…

XVII DOMENICA T. O. – Anno B – 28 LUGLIO 2024

Dal secondo libro dei Re 4,42-44; Salmo 144 (145); Efesìni 4,1-6; Giovanni 6,1-15
Il bene ha bisogno di esser guadagnato
“Se così ha voluto il Signore, sia fatta la sua volontà!”: bisogna vedere se ciò che ti è capitato è stata volontà del Signore o di un malvagio che ti ha procurato del male! La preghiera del Padre nostro non recita “Sia fatta la tua volontà”, ma “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra!”. È totalmente diverso.
Nel Vangelo di questa domenica si dice: Gesù «diceva così per metterlo alla prova». Gesù mette alla prova i suoi discepoli per attimi, poi dona sollievo. Formulazioni diverse provengono da atteggiamenti pietistici che non hanno nulla a che fare con il Vangelo di Gesù. leggi tutto…

XVI DOMENICA T. O. -Anno B – 21 LUGLIO 2024

Geremìa 23,1-6; Salmo 22 (23); Efesìni 2,13-18; Marco 6,30-34
In disparte, riposatevi un po’
«Come pecore che non hanno pastore» andiamo errando per le vie del mondo.
Parola rimprovera seriamente i pastori: «Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo».
Parola incoraggia il gregge: «Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno».
Pastori e gregge che ascoltano Parola si sentono confortati: «Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me». Parola non dimentica la sua promessa: «Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare». leggi tutto…

XV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B 14 LUGLIO 2024

Amos 7,12-15; Salmo 84 (85); Efesìni 1,3-14; Marco 6,7-13
Chiamati e mandati
«Non ero profeta; ero un mandriano; il Signore mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge e mi disse: Va’, profetizza al mio popolo»: così descrive la Sacra Scrittura la chiamata del profeta Amos. Chiunque accoglie la Parola con il cuore aperto ascolta la medesima chiamata. Se segui la chiamata, anche tu annunci che «in Gesù Cristo abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe».
È bello essere chiamati, accogliere la chiamata; è bello annunciare la Parola a condizione che non ci si metta in cattedra e si dica: ‘Io vi dico’. Non sei tu che parli: ricordati di far parlare Parola.
Da Parola apprendiamo con gioia che «in lui siamo predestinati a essere per lui figli adottivi, lode della sua gloria»; da Parola sono inviato a coinvolgere altri: «In lui, anche voi» andate e testimoniate. Nessuno che abbia orecchi e cuore può dire ‘Io, no; a me, no’: «In lui ci ha scelti per essere santi e immacolati nella carità e per ricondurre al Cristo tutte le cose». leggi tutto…

XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B. 07 LUGLIO 2024

Ezechièle 2,2-5; Salmo 122 (123); 2Corìnzi 12,7-10; Marco 6,1-6
Subire la vita non è un bell’affare.
Cosa pensa di noi il Signore? È una domanda non frequente.
All’umanità può forse riferirsi la Parola «razza di ribelli, figli testardi e dal cuore indurito che si sono rivoltati contro il Signore fino ad oggi»? Uno sguardo alla storia odierna mostra figli occupati a costruire un mondo egoista ed infedele ed un ‘resto’ di fedeli appartato e talvolta impaurito.
Una folla incredula o miscredente pone dubbi su Gesù nonostante i segni che opera. Anzi, i segni operati divengono occasione di sfida: «E molti, ascoltando, rimanevano stupiti». La prima domanda posta a Gesù dai suoi ‘compaesani’ è su cosa fa: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data?». «E i prodigi compiuti dalle sue mani?». leggi tutto…

XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B – 30 GIUGNO 2024

Sapienza 1,13-15; 2,23-24; Salmo 29 (30); 2Corìnzi 8,7.9.13-15; Marco 5,21-43
Un fine immortale
«Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo». La possibilità di non morire era stata donata alla natura umana: «Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura». In principio «Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi». La morte è frutto della invidia del diavolo contro chi vive di speranza e la semina. Giotto rappresenta l’invidia come una vipera al posto della lingua.
“Ma il Signore si è dimenticato di me?” è l’angosciosa domanda di una voce piangente: «La mia figlioletta sta morendo». È bello che una figlioletta rimanga per sempre sperduta bambina rendendo ancor più povera una già debole umanità? Tragedie ripetute esigono impegno previdente e riflessioni su scelte di vita sociale e vita di fede. leggi tutto…

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B – 23 giugno 2024

Giobbe 38,1.8-11; Salmo 106 (107); 2 Corìnzi 5,14-17; Marco 4,35-41
Sgomento e fiducia nel Cristiano
I discepoli, impauriti, si rivolgono a Gesù: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si sentono innocenti e perseguitati. Chi non si è mai rivolto al Signore con sentimenti simili? Come non rivolgere al Padre misericordioso domande ed interrogativi che sminuiscono capacità di conversione al bene, coraggio, entusiasmo necessario alla testimonianza? Deboli creature non abituate a lottare fino alla effusione del sangue. Gesù conosce nell’intimo: timori, incertezze, speranze deluse.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Per la insistente preghiera, Gesù interviene ed ordina alla burrasca: «Taci, càlmati!». leggi tutto…

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B – 16 GIUGNO 2024

Ezechièle 17,22-24; Salmo 91 (92); 2Corìnzi 5,6-10; Marco 4,26-34
Vivere: non subire la vita
1. Abitare: «Un ramoscello io prenderò, e lo pianterò. Metterà rami e farà frutti. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà. Io, il Signore, ho parlato e lo farò». Sono, queste parole, promessa del Signore per chi dialoga con amore con Lui. Il Signore è fedele alla sua promessa. I cristiani invocano: ‘Vieni presto, Signore Gesù’.
La promessa, per divenire realtà storica, ha bisogno di essere accolta: è importante che «ci sforziamo di essere a Dio graditi».
«Fratelli, sempre pieni di fiducia», nella vita attuale, «preferiamo abitare presso il Signore», piuttosto che dimentichi di lui. Credenti, «abitiamo il corpo» sapendo che «siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo». leggi tutto…

Le Lectio di Don Steno Santi