DiDon
Lectio Divina
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06 GIUGNO 2021 SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – Anno B
Il Signore Gesù domanda ancora oggi: “Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”.
Quale ambiente presentiamo a Gesù per mangiare la Cena, quali persone, quali ideali?
Presentiamo a Gesù luoghi e persone che sentano non solo esigenze, domande “costruite da mano d’uomo”, ma che siano “non appartenenti a questa creazione”.
In queste condizioni, non soltanto rituali ed esteriori, rispondenti a criteri umani, Gesù, ancora oggi, mentre, riunti insieme, mangiamo, prende il pane, lo spezza e lo dona a noi, dicendo: «Prendete, questo è il mio corpo».
Poi prende un calice e dice a noi: “Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti”.
La nostra domanda: “Perché soltanto “per molti” e non per tutti?”. leggi tutto…
30 MAGGIO 2021 SANTISSIMA TRINITA’ – Anno B
Gesù ricorda ai credenti: “A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra”.
Per questo suo potere, a quelli che hanno accolto l’invito, dice:
1. “Andate
2. fate discepoli tutti i popoli
3. battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo
4. insegnando loro a osservare.
Potrete realizzare questo progetto e riuscirete a farlo perché “io sono con voi tutti i giorni”.
Almeno qualche volta diciamo a Gesù: “Se tu sei con noi tutti i giorni come mai le cose non vanno?”.
La risposta è semplice: bisogna accogliere l’invito di essere “guidati dallo Spirito di Dio”.
23 MAGGIO 2021 DOMENICA DI PENTECOSTE ANNO B
Rendere vitale la testimonianza
L’accadimento della Pentecoste: “Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano”.
Gli effetti dell’evento: “Tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi”.
Coloro che hanno visto ed udito “erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia”. Attraverso la voce degli Apostoli la Parola annuncia: “Se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge”. Di questo accadimento strepitoso i primi credenti ricevettero “il frutto dello Spirito: amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé”. Compresero di non essere più sotto la “Legge” e questo è carattere fondamentale della fede e dell’accoglienza della Parola fatta Carne, Gesù: “Lo Spirito della verità che procede dal Padre, gli da’ testimonianza”.
16 MAGGIO 2021 ASCENSIONE DEL SIGNORE – ANNO B
Cosa sarà dei discepoli dopo la partenza di Gesù? Saranno battezzati in Spirito Santo, diverranno testimoni fino ai confini della terra: apostoli, profeti, evangelisti, pastori e maestri per preparare altri fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo. Risponderanno all’invito di Gesù di giungere tutti all’unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio,
fino a creare nell’uomo il desiderio perfetto, di raggiungere la misura della pienezza di Cristo. Per questo Gesù disse ai suoi, quelli che lui si era scelto: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. Cosa sarà di coloro che ascoltano l’annuncio di Gesù? Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.
09 MAGGIO 2021 VI DOMENICA DI PASQUA – ANNO B
Il Vangelo non consente due atteggiamenti: sentirsi giudici e maestri nell’insegnare agli altri e comportarsi come padroni di qualcosa o qualcuno. La Sacra Scrittura ammonisce che non siamo noi a stabilire ciò che è bello e buono, ma che siamo chiamati ad eseguire ciò che il Padre e lo Spirito di Dio suggeriscono. La parola dell’Apostolo, quando prostriamo l’umanità davanti a noi, è: «Àlzati: anche io sono un uomo!».
Gesù ripetutamente e insistentemente ripete ai suoi amici: Dio solo è amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio. Voi siete miei amici: perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Gesù dice ancora ai suoi amici: Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone. E ricorda: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.
25 APRILE 2021 – IV DOMENICA DI PASQUA – ANNO B
C’è Chiesa perché c’è il Bel \ Buon Pastore
Approfondimenti su Buon \ Bel Pastore
Nel Vangelo di Giovanni Gesù è l’unico bel \ buon Pastore. Si pone a servizio delle pecore perché, il suo, divenga un bel \ buon gregge che dia sostentamento alla famiglia dei figli di Dio. L’aggettivo “buono” del testo si deve tradurre con “bello \ buono”. La traduzione “buono” risente troppo della predominante interpretazione morale nelle traduzioni del testo biblico.
Gesù disse: Io sono il bel \ buon pastore perché conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, do la mia vita per le pecore e per questo il Padre mi ama. Che le pecore lo seguano, ascoltino la voce, lo amino è conseguenza di conoscenza reciproca.
18 APRILE 2021 III DOMENICA DI PASQUA – Anno B
Il peccato del mondo: “Avete rinnegato il Santo e il Giusto, autore della vita” e avete chiesto che vi fosse graziato un assassino”.
Le Sacre Scritture ricordano che il Dio di Gesù Cristo, per questo peccato, non condanna “Se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto”. Consolazione e dono.
Accogliere il dono di Dio impegna la vita. Chi dice: “Lo conosco», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e in lui non c’è la verità”. Chi apprezza Gesù Cristo è chiamato a prendere una decisione: “Convertitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati”. Nella scelta ci assiste e aiuta Gesù medesimo: per questo “Dio l’ha risuscitato dai morti”. Questa Parola è verità e “noi ne siamo testimoni”. Noi eravamo “Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma”, ma Gesù si mostrò in verità e disse: “Un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho”. leggi tutto…
11 APRILE 2021 II DOMENICA DI PASQUA – DELLA DIVINA MISERICORDIA – ANNO B
Una Pasqua da costruire
Noi tutti ne siamo testimoni (Atti 2,32; 3,15; 5,32; 10,39)
C’è la Pasqua di Gesù.
C’è la Pasqua nostra: parzialmente costruita. E’ da rettificare e continuare a costruire.
Non serve a nulla (lo dico esagerando) festeggiare Santi del passato: occorre costruire Santi per il presente.
E non c’è da perder tempo: lo sposo, Gesù, si avvicina e le lampade non tutte hanno l’olio, le voci non sono tutte pronte a cantare. Ancora non abbiamo completato il narrare la gloria dello Sposo. Altri non hanno nemmeno nulla potuto ascoltare.
Non possiamo ridurre il significato e il valore della resurrezione di Gesù al semplice valore apologetico: Gesù è risorto – è il Figlio di Dio – è Dio. Avviliamo così Dio e l’uomo: va bene! Lui è risorto, noi ci arrangiamo: risorgeremo alla fine dei tempi.
2021 – 4 – APRILE Domenica di Resurrezione
Gesù Cristo è il Vivente: Il cammino di Pasqua con don Steno Santi
Uomini
Gli uomini corrono, oggi, sempre più in fretta.
Il cristiano non ha il compito di rincorrere il mondo, di mettersi al passo di tutte le mode. Dobbiamo avere il coraggio di fermare l’uomo di oggi, dirgli che correre non vuol dire crescere; che il vero progresso non consiste nell’andare più in fretta, ma nello sviluppo armonico della persona. Dirgli che correndo è diventato distratto, non si accorge più di sé e degli altri. Dirgli che l’aumento delle conoscenze è utile solo se unito ad un aumento della coscienza, l’aumento della potenza è pericoloso se non è accompagnato da un aumento di saggezza. Non c’è più il tempo di domandarci “perché””, di cogliere il senso e il significato dell’esistere. In fondo il Signore ci chiede di sostare un istante. La parte migliore è quella di chi si accorge della Sua presenza. Allora il silenzio diventa più eloquente della parola.
3 Aprile Sabato 2021
Il cammino di Pasqua con don Steno Santi:
Nello spezzare il Pane il riconoscere
Eucaristia è… cuore e giustizia (Luca 11, 37-44)
Dopo che ebbe finito di parlare, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli entrò e si mise a tavola. Il fariseo si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo. Allora il Signore gli disse: “Voi farisei purificate l’esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno è pieno di rapina e di iniquità. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Piuttosto date in elemosina quel che c’è dentro, ed ecco, tutto per voi sarà mondo. Ma guai a voi, farisei, che pagate la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio, e poi trasgredite la giustizia e l’amore di Dio. Queste cose bisognava curare senza trascurare le altre. Guai a voi, farisei, che avete cari i primi posti nelle sinagoghe e i saluti sulle piazze. Guai a voi perché siete come quei sepolcri che non si vedono e la gente vi passa sopra senza saperlo”. leggi tutto…