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Lectio Divina

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XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B – 30 GIUGNO 2024

Sapienza 1,13-15; 2,23-24; Salmo 29 (30); 2Corìnzi 8,7.9.13-15; Marco 5,21-43
Un fine immortale
«Per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo». La possibilità di non morire era stata donata alla natura umana: «Sì, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura». In principio «Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi». La morte è frutto della invidia del diavolo contro chi vive di speranza e la semina. Giotto rappresenta l’invidia come una vipera al posto della lingua.
“Ma il Signore si è dimenticato di me?” è l’angosciosa domanda di una voce piangente: «La mia figlioletta sta morendo». È bello che una figlioletta rimanga per sempre sperduta bambina rendendo ancor più povera una già debole umanità? Tragedie ripetute esigono impegno previdente e riflessioni su scelte di vita sociale e vita di fede. leggi tutto…

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B – 23 giugno 2024

Giobbe 38,1.8-11; Salmo 106 (107); 2 Corìnzi 5,14-17; Marco 4,35-41
Sgomento e fiducia nel Cristiano
I discepoli, impauriti, si rivolgono a Gesù: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si sentono innocenti e perseguitati. Chi non si è mai rivolto al Signore con sentimenti simili? Come non rivolgere al Padre misericordioso domande ed interrogativi che sminuiscono capacità di conversione al bene, coraggio, entusiasmo necessario alla testimonianza? Deboli creature non abituate a lottare fino alla effusione del sangue. Gesù conosce nell’intimo: timori, incertezze, speranze deluse.
«Perché avete paura? Non avete ancora fede?». Per la insistente preghiera, Gesù interviene ed ordina alla burrasca: «Taci, càlmati!». leggi tutto…

XI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B – 16 GIUGNO 2024

Ezechièle 17,22-24; Salmo 91 (92); 2Corìnzi 5,6-10; Marco 4,26-34
Vivere: non subire la vita
1. Abitare: «Un ramoscello io prenderò, e lo pianterò. Metterà rami e farà frutti. Sotto di lui tutti gli uccelli dimoreranno, ogni volatile all’ombra dei suoi rami riposerà. Io, il Signore, ho parlato e lo farò». Sono, queste parole, promessa del Signore per chi dialoga con amore con Lui. Il Signore è fedele alla sua promessa. I cristiani invocano: ‘Vieni presto, Signore Gesù’.
La promessa, per divenire realtà storica, ha bisogno di essere accolta: è importante che «ci sforziamo di essere a Dio graditi».
«Fratelli, sempre pieni di fiducia», nella vita attuale, «preferiamo abitare presso il Signore», piuttosto che dimentichi di lui. Credenti, «abitiamo il corpo» sapendo che «siamo in esilio lontano dal Signore finché abitiamo nel corpo». leggi tutto…

X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B – 09 GIUGNO 2024

Gènesi 3,9-15; Salmo 129 (130); 2Corìnzi 4,13-5,1; Marco 3,22-30
Abitare
1. La paura è dannosa. Porta con sé diffidenza, distacco, fuga. Così accadde all’inizio dell’umanità: e fu il deserto del cuore. Adamo risponde al Creatore che lo chiama: «Ho udito la tua voce: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
Come è sorto in te questo stato d’animo? Eri amico; parlavi con le mie parole; vivevi i miei sentimenti: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
Separazione, desiderio di stare lontano e nascosto: «Tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». L’ansia e gli affanni rendono la vita infelice perché spezzata, divisa fra mille futili interessi: «Una casa, divisa in se stessa, non potrà restare in piedi». leggi tutto…

SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – Anno B – 02 GIUGNO 2024

Èsodo 24,3-8; Salmo 115 (116); Ebrei 9,11-15; Marco 14,12-16.22-26
Prendersi cura dei deboli in ‘umanità’
Per esser belli \ buoni cristiani è necessario esser, prima, uomini belli \ buoni.
L’esser ‘umani’ è debole, talvolta assente: le «trasgressioni commesse» sono molte. È ‘umano’ uccidere un fratello? È ‘umano’ studiare per produrre materiali distruttivi, detti ‘più efficaci’? È ‘umanità’ considerare più glorioso chi uccide più fratelli; spesso inermi bambini?
A confronto con questa umanità desolata sta l’intervento di Dio: «Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi». «Sulla base di tutte queste parole il sangue di Cristo offrì se stesso a Dio». Soltanto questo sangue «purificherà la nostra coscienza dalle opere di morte».
«Serviamo al Dio vivente per mezzo di Gesù Cristo perché lui soltanto è mediatore di un’alleanza nuova». leggi tutto…

SANTISSIMA TRINITÀ – ANNO B – 26 MAGGIO 2024

Deuteronòmio 4,32-34.39-40; Salmo 32 (33); Romani 8,14-17; Matteo 28,16-20
‘Sbandata’ d’Amore’
Dio Creatore, il Dio della Bibbia, è fuori del ‘tempo’. Il Creato, invece, ha in dono i tempi della salvezza: da ‘In principio’, di Genesi, alla ‘Fine dei tempi’, di Apocalisse.
Dal ‘principio’ la persona umana è in cerca di Dio: quando lo cerca con le sue doti umane, non riesce ad andare al di là della storia; inventa creazioni fantastiche, esaltazioni di doti umane, ma Dio non è creazione della ricerca dell’uomo.
Dio è dono di conoscenza di sé e della realtà. La sua Parola desta meraviglia nei popoli: esiste «un popolo che ha udito la voce di Dio», il popolo della Bibbia.
«Il Signore lo fece per voi. Sappi, dunque, e medita bene nel tuo cuore: il Signore è Dio lassù nei cieli e quaggiù sulla terra». Lui solo, il Dio della Bibbia, si è fatto conoscere e «non ve n’è altro». leggi tutto…

DOMENICA DI PENTECOSTE – Anno B – 19 MAGGIO 2024

Atti 2,1-11; Salmo 103 (104); Gàlati 5,16-25; Giovanni 15,26-27; 16,12-15
Vieni Santo Spirito
Giunge il tempo di congedarsi dai suoi discepoli e Gesù, dolcemente confidente, cuore a cuore: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso».
1. La Comunità Cristiana, sulle orme dei discepoli, ha bisogno di implorare il dono dello Spirito Santo, oggi più che mai. Abbiamo bisogno dello Spirito per parlare di Dio e del Dio di Gesù. Parliamo di attese speranze, ma queste non prendono il volo perché non hanno anima; solo esigenze di ciò che, ad una pigra umanità, fa comodo: pace umana, benessere della salute mentale e fisica, benessere economico. Preghiamo il Signore perché in questo assista il suo popolo. leggi tutto…

ASCENSIONE DEL SIGNORE – Anno B -12 MAGGIO 2024

Dagli Atti degli Apostoli 1,1-11; Salmo (47); Efesìni 4,1-13; Marco 16,15-20
Sì al Cielo. Sì alla Terra.
«Tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo» il Vangelo ce lo ha annunciato. Il Vangelo non è, però, un libro di storia. È Parola nelle mani e nel cuore per rendere completo il desiderio intenso di Gesù.
Anche i discepoli ebbero attese umane: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?».
Le attese di Gesù erano diverse: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere». Non perdete animo nel sognare mete fantasiose perché «riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi». Innamoratevi di quei momenti «e di me sarete testimoni fino ai confini della terra»: Gesù non cerca una rievocazione stanca e folcloristica di passato. leggi tutto…

VI DOMENICA DI PASQUA – B 05 MAGGIO 2024

Atti 10,25-26.34-35.44-48; Salmo 97 (98); 1Giovanni 4,7-10; Giovanni 15,9-17
Da: ‘Ti voglio bene’, a: ‘Voglio il tuo bene’.
«Dio non fa preferenze di persone, ma accoglie chi lo teme e pratica la giustizia». La misericordia divina è viva ed operosa, soccorre, solleva, perdona. Pensare e vivere la fede come verso un dio giustiziere è irriverente verso Dio e verso l’uomo: un dio proporzionato ai propri egoismi. Il Dio annunciato da Gesù, soffre con chi soffre, gioisce con chi gioisce. La fede in Gesù non è umana: è dono di Dio. La condizione per riceverlo è l’ascolto della Parola: «Lo Spirito Santo discese sopra tutti coloro che ascoltavano la Parola». Senza la Parola si ricerca salvezza nell’uomo; l’Apostolo impegna se stesso in un rimprovero invitante: «Àlzati: anche io sono un uomo!». leggi tutto…

V DOMENICA DI PASQUA – Anno B – 28 APRILE 2024

Atti 9,26-31; Salmo 21 (22); 1Giovanni 3,18-24; Giovanni 15,1-8
“Inesse”: essere una sola realtà con Cristo
1. In Antico Testamento, in Genesi, la persona umana era stata definita con le parole: «Immagine somigliante» del Creatore. Il traguardo era attraente e capace di soddisfare ogni ideale umano: divenire sempre più immagine del Creatore. L’ideale si scontrò e si scontra ancora oggi con desolazione e morte. L’immagine somigliante iniziata dal Creatore sembra dissolversi. Papa Francesco parla di ‘utopia’ cristiana che ha capacità di divenire realtà. Il vocabolario umano definisce ‘utopia’ una realtà impossibile: il linguaggio umano non corrisponde al linguaggio del Vangelo. Nel mondo impera la legge, la punizione, il premio. La Storia è una storia scritta da odio e da guerre. La legge non salva e non redime. leggi tutto…

Le Lectio di Don Steno Santi