DiDon
Lectio Divina
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EPIFANIA DEL SIGNORE 06 GENNAIO 2024
Isaìa 60,1-6; Salmo 71 (72); Efesìni 3,2-3a.5-6; Matteo 2,1-12
Per un’altra strada
1. Un augurio: «La tenebra ricopre la terra, nebbia fitta avvolge i popoli: Àlzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce». La storia attuale tremendamente conferma che altri ‘Erode’ si appropriano del ruolo di giudici del Creato e, nel nome di Dio, stanno distruggendo milioni di vite.
Su te, popolo di Dio, «risplende il Signore; i tuoi figli vengono da lontano proclamando le glorie del Signore». È augurio che si sta già realizzando: ‘risplende’, non ‘risplenda’. La fede è realtà; l’augurio impegna nella realizzazione. Se vuoi la pace, costruiscila! Non aspettare che, fatalmente, accada. Non lasciare solo Dio; Lui ha bisogno di te nel rendere bello il Creato.
2. Un racconto: sulla sincerità dei potenti nella ricerca della verità. I lontani, i poveri, gli esclusi della Terra cercano Dio: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei?». I prescelti per l’attesa del Messia non sanno dove sia! Gli esclusi hanno «visto spuntare la sua stella e» sono «venuti ad adorarlo». leggi tutto…
BATTESIMO DEL SIGNORE B 07 GENNAIO 2024
Isaìa 55,1-11; Isaia 12,1-6; 1Giovanni 5,1-9; Marco 1,7-11
Ascolta, popolo di Dio!
Si chiama ‘comanno’, in forma dialettale, un comando, in genere della mamma o del babbo, ed è domanda di collaborazione. Un conto è ‘Comanno – Comandamento’; altro è ‘Legge’, obbligo, che può comportare premio o pena.
Il rapporto tra Dio e l’Uomo nella Sacra Scrittura all’inizio fu Amore; fu poi Legge; per chi accoglie il dono è, ora, ‘comanno’ d’Amore. Si attua come progetto e storia di salvezza in tempi e modi diversi:
1. «In principio», Dio aveva detto: «Ascolta, Israele, ascolta, popolo di Dio». Per mezzo di Isaia profeta, la Parola è pressante: «Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia?». leggi tutto…
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO. LUNEDÌ 01 GENNAIO 2024
Numeri 6, 22-27; Salmo 66 (67); Gàlati 4,4-7; Luca 2,16-21
Non in nome di Dio.2: nel nome di Dio la pace – 57ma Giornata Mondiale della Pace
1. Non in nome di Dio: Russia, Ucraina, Israele, Hamas, altri paesi, non in nome di Dio fate guerre. Paesi produttori di armi: non in nome di Dio! Vi credete padroni della Terra che solo è di Dio e voi siete padroni di nulla. Vostro «padre era un Arameo errante»: voi, chi volete dominare? La vendetta, la rappresaglia è stata delitto verso di voi? Lo è altrettanto verso coloro che chiamate nemici. “Armi sofisticate finiscono talvolta nelle mani sbagliate”: alla parola di Papa Francesco unisco quasi una correzione: le mani che usano armi e che le fabbricano sono sempre sbagliate!
2. «Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace». È augurio, da parte di Dio; diviene benedizione per l’accoglienza dell’uomo. Dio ha donato agli uomini il suo Spirito affinché abbiano «saggezza in ogni lavoro». L’intelligenza e la conoscenza libera sono la dignità donataci dal Creatore, che ci ha fatti a sua immagine somigliante.
«Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò»: con la pace frutto di giustificazione. leggi tutto…
DOMENICA della SANTA FAMIGLIA DI GESU’, MARIA E GIUSEPPE, B. 31 DICEMBRE 2023
Gènesi 15,1-6; 21,1-13; Salmo 104 (105); Ebrei 11,8.11-12.17-19; Luca 2,22-40
Non in nome di Dio (1): nel nome di Dio la famiglia
«Non temere, Abram»; non temere, Uomo: «Io sono il tuo scudo». Accogliere il ‘non temere’ è aver fede: «Per fede, Abramo, obbedì e partì senza sapere dove andava». Nulla Abram ebbe, se non la Promessa. Si accolga la chiamata del Signore e Lui aiuti a comprendere per quale viottolo si ritrova la strada: «Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola».
Come ad Abram, accadde a Maria e Giuseppe. Seppero da Simeone: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti e come segno di contraddizione». Come Abram, ebbero una Promessa per un futuro sconvolgente: «Anche a te una spada trafiggerà l’anima». leggi tutto…
NATALE DEL SIGNORE – 25 DICEMBRE 2023
Messa della notte: Isaìa 9,1-6; Salmo 95 (96); Tito 2,11-14; Luca 2,1-14
Non c’è Casa, solo Pastori
1. Il dato storico, indubitabile, tutti possono conoscerlo: «In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra». «Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria». Date e luoghi certi sono da tradurre, non da interpretare. L’esistenza, al tempo della nascita di Gesù Cristo, aveva caratteri diversi dagli attuali: «Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città». In questi giorni si sta facendo un censimento per via telematica. Nessuno se ne accorge. Fu, allora, un evento straordinario tanto che «anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme»: «Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta». leggi tutto…
IV DOMENICA DI AVVENTO –B 24 DICEMBRE 2023
Samuèle 7,1-5.8-12.14.16; Salmo 88 (89); Romani 16,25-27; Luca 1,26-38
Cercasi casa: il Signore ne ha bisogno
La casa «di Dio sta ancora sotto i teli di una tenda»: può sembrare inutile provocazione; invece è verità! La casa di Dio non sono le molte costruzioni, spesso grandiose, di templi. La casa di Dio sono le coscienze dei credenti che vivono come fossero fuori casa; tanto è il dolore diffuso negli animi. Viviamo una casa distrutta da odi incrociati. C’è qualcuno peggiore di Erode. Persecutori come Erode, riempiti di onorificenze possono dire: «io abito in una casa di cedro».
Motivo di preghiera è che si comprenda il rapporto di paternità di Dio verso ogni uomo: russo o ucraino, palestinese o israelita: «Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio». Dio, sì; l’uomo, no! Le feste natalizie sembrano, per alcuni, invito a gozzovigliare, per altri, essere cacciati di casa. Oh! se l’umanità accogliesse la parola «la tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me», allora, sì: «il tuo trono sarà reso stabile per sempre». leggi tutto…
III DOMENICA DI AVVENTO B 17 DICEMBRE 2023
Isaìa 61,9-11; Lc 1,46-50.53-54; 1Tessalonicési 5,16-24; Giovanni 1,6-8.19-28
Voce
1. Individui contrari a Giovanni il ‘Battezzatore’, «inviati dai farisei», lo contestano e cercano di far ascoltare la loro voce malevola. «Riconosceranno», comunque, che anche loro «sono la stirpe benedetta dal Signore» e sono chiamati ad accogliere la notizia che «un uomo, il cui nome era Giovanni» è «mandato da Dio».
Giovanni Battista, «perché tutti credessero per mezzo di lui» nel vero Dio, «venne come testimone per dare testimonianza alla luce»; afferma che «non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce» e garantisce di non annunciare nulla di suo: «Io non sono il Cristo». leggi tutto…
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA – 08 DICEMBRE 2023
Gènesi 9-15.20; Salmo 97 (98); Efesìni 1,3-6.11-12; Luca 1, 26-38
Ed è storia di Salvezza
Perché il male ed il peccato? La sapienza umana non dà risposte. L’esperienza racconta il male ed il peccato. La Sacra Scrittura, accolta con fede, narra un iniziale dialogo di Amore tra Dio e l’uomo, interrotto quando «il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: «Dove sei?».
L’uomo non rispose alla domanda. Cercò scuse e rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino» ed «ho avuto paura». ‘Se ieri avevamo un dialogo amorevole, di cosa dovevi aver paura?’. «Sono nudo». L’umanità, dopo millenni di storia, dopo la Morte e Resurrezione di Gesù Cristo, si sente ‘nuda’, spogliata di tutto: sentimento, affetto, relazione. Tutto è freddo come la morte. Come sfuggire? leggi tutto…
I DOMENICA DI AVVENTO – Anno B – 03 DICEMBRE 2023
Isaìa 63,16b-17.19b; 64,2-7; Salmo 79 (80); 1Corìnzi 1,3-9; Marco 13,33-37
Dalla Legge alla Grazia: andate!
Nel cammino di preparazione al ricordo della nascita di Gesù Cristo è giusto riconoscere il peccato umano ed invocare il Signore: «Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo». «Siamo divenuti come panno immondo; sono avvizziti come foglie i nostri atti di giustizia; le nostre iniquità ci hanno portato via come foglie al vento».
Contempliamo sventure senza alzare gli occhi a te nostro Padre: «Nessuno invoca il tuo nome, nessuno si risveglia per stringersi a te. Tu, Signore, tu sei nostro padre». Non possiamo dimenticare che «tutti noi siamo opera delle tue mani; siamo argilla e tu colui che ci plasma».
‘Ci plasma’ ogni istante, non ci ‘ha plasmato’. Signore, è il tempo di annunciare il tuo nome, la tua nascita, la presenza di te che «da sempre ti chiami nostro redentore». leggi tutto…
XXXIV DOMENICA T. O. – N. S. GESÚ CRISTO RE DELL’UNIVERSO A – 26 NOVEMBRE 2023
Ezechièle 34,11-12.15-17; Salmo 22 (23); 1Corìnzi 15,20-26.2; Matteo 25,31-46
‘Pascere’, non ‘Giudicare’
Davanti alla Croce ed alla Resurrezione chi si sente in grado di rispondere: “Io ho fatto quel che potevo”? Eppure lo si ripete spesso e ci si colloca dalla parte dei giusti.
Due verbi e due mentalità si trovano a confronto nella parola di Dio: non vi poniamo attenzione e, ormai assuefatti a superficialità ed indifferenza, equivochiamo. La Parola non tace; si rivolge «a te, mio gregge» con due parole:
1. «Pascerò con giustizia». Pascere è: «io stesso cercherò le mie pecore»; «passerò in rassegna come un pastore passa in rassegna il suo gregge». Andrò in mezzo alle «pecore che erano state disperse nei giorni nuvolosi e di caligine»; «andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita». «Radunerò» e «condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare». leggi tutto…