DiDon
Lectio Divina
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XVII DOMENICA T. O. A. 30 LUGLIO 2023
1Re 3,5.7-12; Salmo 118 (119); Romani 8,28-30; Matteo 13,44-52
Il bello è sempre utile; l’utile non sempre è bello.
«Non so come regolarmi: io sono solo un ragazzo»; eppure, per scegliere tra ciò che è bello è ciò che è utile, bisogna divenire come bambini. Si affollano ricordi, impressioni, testimonianze: come scegliere? «Ogni persona che segue fedelmente la Legge, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
Per scegliere, passando dall’ A.T. (Legge) al N.T. (Amore – Charis), anche se le due parti della Parola sono ambedue grazia, occorre la sapienza di Salomone. È bello vivere la Legge con una mentalità nuova, quella della grazia del Vangelo.
Chi volesse vivere soltanto secondo la Legge sappia che «verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni» e i cattivi «li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti». leggi tutto…
XVI DOMENICA T. O. A. 23 LUGLIO 2023
Sapienza 12,13.16-19; Salmo 85 (86); Romani 8,26-27; Matteo 13,24-43
Educare: è proteggere
1. Educare, secondo il Vangelo, è ben seminare.
Gesù, non a caso sceglie l’immagine della «zizzania» che si infiltra ingannevole nella semina perfetta. È il loglio cattivo intossicante, che al grano assomiglia. «Il nemico che l’ha seminata è il diavolo», ingannatore e bugiardo fin dal principio. La menzogna cresce nell’«insolenza di coloro che pur conoscono» la verità e la nascondono. Tu, Signore, «rigetti» questi malvagi.
«Lo Spirito, però, intercede con gemiti inesprimibili» ed i generosi non mancano al seguito di Gesù; vorrebbero operare la divisione tra grano e loglio, tra bene e male, tra utile e bello: «Vuoi che andiamo a raccoglierla?». leggi tutto…
XV DOMENICA T. O. – Anno A – 16 LUGLIO 2023
Isaìa 55,10-11; Salmo 64 (65); Romani 8,18-23; Matteo 13,1-23
Al cuore della Parola
1. Il cuore di questo popolo è diventato insensibile»: è sciocco dire che la Sacra Scrittura si riferisce alle genti di Israele. ‘Insensibile’, cioè indifferente. Il Vangelo è duro con l’indifferenza: «A colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Troppo severo? In Apocalisse si attesta: «non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo!». Se la fede diviene ‘rito’ da compiere, decade: «Poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca». Pensare a se stessi, ai propri affari, non curarsi di mettere da parte tesori diversi, è insensibilità ai valori: «Tu dici: non ho bisogno di nulla. Ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero, cieco e nudo». Me ne accorgerò troppo tardi ed elemosinerò aiuto. Solo il Dio di Gesù potrà fornirlo: «Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo». leggi tutto…
DOMENICA 09 LUGLIO 2023 – XIV DOMENICA T. O. – Anno A
Zaccarìa 9,9-10; Salmo 144 (145); Romani 8,9.11-13; Matteo 11,25-30
Rendere lode costruisce la pace
Leggere, ri-leggere, e ancora leggere. E contemplare: la Parola nella Sacra Scrittura ha necessità di un approccio diverso da altre letture. Contemplando il Dio della Parola si diviene figli, fratelli; si agisce da figli e fratelli.
La malvagità causata dalla non conoscenza, non contemplazione, genera figli malvagi, nei quali è pur sempre possibile scorgere ombre nascoste di bellezza. Il mondo, posto sotto il potere del maligno, crea idoli falsi, applaude il sopruso, il potere, il denaro, la potenza. La supremazia del più forte lascia i cuori vuoti e la superbia dell’ho vinto io, lascia peggiori di prima. La pace del mondo è assenza di bombe atomiche; ne conseguono tradimenti: il padre il figlio, lo sposo la sposa, l’amante l’amata. ‘L’amavo tanto che non volevo perderla’ è parola ripetuta da assassini mascherati di pace: l’avevi persa già quando non l’hai aiutata ad essere se stessa. leggi tutto…
XIII DOMENICA T. O. A – 02 L UGLIO 2023
2Re 4,8-11.14-16°; Salmo 88 (89); Romani 6,3-4.8-11; Matteo 10,37-42
Accogliere perché …
«Chi ama» qualcuno o qualcosa «più di me non è degno di me»: mettere in alternativa Dio con altri valori è non aver né idea né amore per il Dio di Gesù e del suo Vangelo. È opportuno chiarire che il Dio di Gesù non mette il padre o la madre contro il figlio o la figlia.
L’uomo è immagine somigliante del Dio delle Sacre Scritture, non è alternativa a Dio. È immagine che si sta perfezionando. Dio ha donato soltanto un inizio: l’uomo è immagine in divenire. Ha «un tempo per tutte le cose»: ha fratelli, padre, madre; ha il genio, la libertà per costruirsi secondo la strada suggeritagli dal Creatore. Seguire la strada non è una condanna, ma un divenire bellezza, libertà, verità. leggi tutto…
SANTI PIETRO E PAOLO, APOSTOLI. GIOVEDÌ 29 GIUGNO 2023
Atti 12,1-11; Salmo 33 (34); 2 Timòteo 4,6-8.17-18; Matteo 16,13-19
Il ‘Patrimonium Sancti Petri in Tuscia’ sta generando un sogno
La Parola di Dio ci riguarda: come in Palestina, «vedendo che ciò era gradito», a Roma fecero «arrestare Pietro». ‘Arrestare’ può avere un altro significato: fermare, impedire il cammino, frenare. La tensione cristiana iniziale si è affievolita, talvolta è divenuta abitudine, non virtù. Vivere senza entusiasmo, crea un noioso e solito presente fatto di osservanze di tipo cristiano. Si preghi con amore entusiasta perché si esca dal sonno.
1. Atti degli Apostoli offre ai credenti il modello di Chiesa: «Dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera».
2. Sta crescendo la coscienza della dignità e della identità cristiana costituita da Parola e Pane. La comunità «si renda conto che è realtà ciò che sta succedendo». Come Pietro ogni credente possa dire: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano» dei persecutori. La parola di Pietro ‘È Risorto’ impressionò il mondo, sconvolse ogni pensiero umano; generò da un lato persecuzione, dall’altro entusiasmo. leggi tutto…
25 GIUGNO 202325 GIUGNO 2023 – XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno A.
Geremìa 20,10-13; Salmo 68 (69); Romani 5,12-15; Matteo 10,26-33
Riconoscere Cristo e farsi riconoscere come Cristiani
«Non abbiate paura degli uomini», Gesù avverte, «e non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima». Se qualcuno volesse ucciderci l’anima saremmo chiamati a reagire perché «bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini».
Accade perché «il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte». Anche se il peccato è entrato nella storia della umanità «a causa di un solo uomo, in tutti gli uomini si è propagata la morte» e «per la caduta di uno solo tutti morirono». leggi tutto…
18 GIUGNO 2023 – XI DOMENICA T. O. – Anno A
Èsodo 19,2-6°; Salmo 99 (100); Romani 5,6-11; Matteo 9,36-10,8
Il futuro siamo noi
Gesù Cristo è il primo risorto dai morti: ‘Il Vivente’. Il Vangelo non è un libro, è una persona: vera, reale, autentica, ’storica’. La fede in Gesù non è fede nel passato, ma nello storicamente presente.
I cristiani, facendo memoria di Gesù, persona divina – umana, non del passato, sono il futuro che si attua attimo per attimo. Le Sacre Scritture lo attestano: «Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto» e sapete che Dio vi solleva «come su ali di aquile».
Il cristiano fedele è pieno di serenità e si «gloria in Dio» perché «per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo ha ricevuto la riconciliazione», è giunto «fino a Dio» e fa parte di «un regno di sacerdoti e di una nazione santa» leggi tutto…
SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO – A. DOMENICA 11 GIUGNO 2023
Deuteronòmio 8,2-3.14b-16°; Salmo 147; 1Corìnzi 10,16-17; Giovanni 6,51-58
Parola e Pane: uniti in Cristo per non essere servi
1. «Figlio dell’uomo, mangia questo rotolo della Parola, poi va’ e parla alla casa d’Israele»: in Antico Testamento il profeta è invitato a mangiare la Parola ed annunciarla. Sempre in Antico Testamento il Signore «ha nutrito di manna», che il popolo suo «non conosceva». Anche i «padri non avevano mai conosciuto» un alimento venuto da Dio. Questo il Signore lo fece «per far capire che l’uomo non vive soltanto di pane», «ma che l’uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore».
Per vivere è necessaria la Parola. Quando la Parola ispirata, prima, poi scritta, si rivelò insufficiente,
2. nel Nuovo Testamento, nuovo patto di amicizia, Dio inviò la sua Parola che si fece Pane – Carne.
È necessaria la Parola, è necessario il Pane. leggi tutto…
SANTISSIMA TRINITA’, SOLENNITÀ – A 04 – GIUGNO 2023
Èsodo 34,4b-6.8-9; Salmo 3,52-56; 2 Corìnzi 13,11-13; Giovanni 3,16-18
‘un giorno stare; sei giorni andare’
Siamo «un popolo di dura cervìce», «ma tu», Signore, «perdona la nostra colpa e il nostro peccato» e «fa’ di noi la tua eredità».
Si rischia di perdere ideali e valori: per tornare alla bellezza dell’esistenza cristiana occorre convertire i cuori gustando il dialogo amorevole con Dio e con le famiglie della famiglia di Dio.
Le mani dei padri, guidate da una sapienza divina, hanno donato tesori di bellezza: non siamo chiamati a ‘conservarla’, ma a darle pieno compimento. Resi maestri dalla Parola, si rende attraente ristrutturare e donare armonia a due valori:
1. Un giorno: la domenica, giorno del Signore, è bello ritemprare le facoltà vitali. Le famiglie si riuniscano attorno alla mensa della Parola e del Pane. È bello stare con le famiglie cristiane nella famiglia dei figli di Dio perché «chi crede in lui non è condannato», «ma chi non crede è già stato condannato».
È vero: molti sono i modi di credere; giusta aspirazione divenga credere «nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
Ed invocare: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, Signore, che il Signore cammini in mezzo a noi». leggi tutto…